di Mirko Aldinucci
Continuano le difficoltà per la IV Gamma, che torna a chiedere il supporto delle istituzioni: giovedì 20 febbraio, al MASAF, Ortofrutta Italia ha incontrato il sottosegretario Patrizio La Pietra portando all’attenzione del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare le istanze del settore ortofrutticolo e – attraverso il coordinatore del Comitato IV Gamma dell’OI Antonio Salvatore – quelle specifiche del fresh cut.
Oltre ai rappresentanti dell’OI, guidati dal presidente Valentino DI Pisa e al sottosegretario, hanno partecipato all’incontro, durato quasi due ore, anche Sergio Marchi – DG di Ismea , Mauro Quadri della Direzione Generale Politiche Internazionali e dell’Unione Europea del MASAF e Francesco Battistoni della Segreteria Tecnica del Sottosegretario di Stato.
“Il 2024, stando ai dati ISMEA, si è chiuso con una crescita in volume e a valore dello 0,7% rispetto al 2023, un dato che non basta per recuperare il calo di quell’anno, quando avevamo sofferto una riduzione del 2% sul 2022″, commenta Salvatore. “Insomma, la strada per riguadagnare terreno è ancora è ancora lunga e c’è preoccupazione per lo scenario globale, per il calo dei consumi, per le possibili conseguenze del regolamento imballaggi, per i tagli all’utilizzo di fitosanitari che mettono a rischio molte produzioni”.
Significativo, per quest’ultimo aspetto, l’intervento di Marco Salvi – presidente di Fruitimprese – incentrato sulla necessità di intervenire a livello nazionale ed europeo per sancire il principio di reciprocità tra Paesi produttori e anche tra mercati di consumo, lavorando affinché si possa procedere con maggiore flessibilità e gradualità nella riduzione dei principi attivi a disposizione di chi produce ortofrutta.
E da Salvatore è arrivata la richiesta, forte, di una campagna di informazione e promozione unbranded per la IV Gamma, filiera importante, dal significativo valore aggiunto per produzione e distribuzione, che attraversa una grande difficoltà sia strutturale che congiunturale: una richiesta che verrà rivolta presto anche alle istituzioni comunitarie, alla cui attenzione sarà portata in modo trasversale dai 4 Paesi del Gruppo di contatto (gli altri sono Francia, Spagna e Portogallo) ove la situazione è sostanzialmente omogenea, eccezion fatta per la realtà portoghese, dove il mercato performa un po’ meglio ma non ha la stessa importanza “numerica” degli altri 3 Stati.
“In questa ‘battaglia’ per la IV Gamma ci aspettiamo il sostegno delle istituzioni”, dice ancora Salvatore. E a proposito di Gruppo di contatto, è stata fissata la date dell’incontro che fa seguito a quello d’esordio, avvenuto nel 2023 in Italia: si svolgerà il 19 e 20 marzo prossimi a Madrid. Al centro della scena ci sarà la necessità di comunicare i plus del comparto, l’analisi dell’indicazione d’origine per l’etichettatura del fresh cut, la normativa imballaggi ma, anche la richiesta di portare il tasso di cofinanziamento per le spese previste per i programmi operativi delle OP dal 50% al 70%, come era avvenuto nel dopo-Covid.

I partecipanti all’incontro
Durante l’incontro di giovedì al MASAF è stata inoltre affrontata la discussa normativa del Regolamento europeo PPWR: La Pietra ha apprezzato la costituzione in seno all’OI di un gruppo di lavoro sugli imballaggi, che ha come scopo quello di raccogliere elementi utili dalle filiere per una valutazione oggettiva e reale dell’importanza dell’imballaggio primario e secondario nella distribuzione di ortofrutta sui mercati, e per lavorare per l’efficienza e la standardizzazione del packaging in ortofrutta.
“La promozione dei prodotti ortofrutticoli – ha dichiarato il sottosegretario – evidenziando l’importanza del consumo di cibi sani e di qualità, la garanzia del giusto prezzo per ogni componente della filiera e la difesa in ogni ambito internazionale, a partire dall’Unione Europea, del concetto di reciprocità nelle importazioni, sono azioni fondamentali per dare forza al settore ortofrutticolo e all’agricoltura in generale. Sulla reciprocità siamo convinti che sia indispensabile aumentare gli sforzi e far convergere tutti i Paesi europei sull’inderogabilità di garantire che le importazioni in Europa e quindi in Italia, rispettino gli stessi parametri a cui si attengono i nostri agricoltori ad esempio nell’uso dei fitofarmaci, quindi nel rispetto dell’ambiente e degli standard lavorativi e sociali. Il comparto ortofrutticolo può stare certo che ci vedrà al suo fianco in queste battaglie doverose per garantire il lavoro e la qualità del cibo che mettiamo sulle nostre tavole”
mirko.aldinucci@freshcutnews.it