di Elena Consonni
Il reparto ortofrutta è storico per la marca privata di Selex. “Siamo stati tra i primi – ha ricordato alla fiera Marca Luca Vaccaro, direttore MDD Selex – ad entrare nel mercato oltre 20 anni fa con un prodotto di IV Gamma a filiera controllata. Nel corso degli anni abbiamo esteso l’iniziativa allo sfuso. Quest’anno vogliamo lavorare sull’innovazione, trasversalmente in tutte le categorie, e sono a buon punto le trattative per un nuovo prodotto nella IV Gamma. Non posso anticipare altro al momento, ma i presupposti sono buoni”.
Oltre all’innovazione, un altro tema centrale della marca privata Selex è quello della sostenibilità. Nel mondo ortofrutta uno dei principali pilastri in cui si declina sono le condizioni di lavoro. “Il mondo ortofrutta – ha spiegato Vaccaro – è stato il primo in cui abbiamo chiesto certificazioni a tutela delle condizioni di lavoro dei dipendenti, perché è una categoria in cui c’è molta manualità, con attività molto concentrata in alcuni periodi dell’anno. Un altro pilastro riguarda l’impatto sull’ambiente. Per la IV Gamma richiediamo imballi riciclabili, a spessori ridotti. Abbiamo uniformato in questo senso i packaging di tutti i fornitori, garantendo la shelf life e la sicurezza del prodotto. Con questa azione siamo intervenuti su oltre 2.000 tonnellate di imballo”.
Il 2025 è iniziato sotto i migliori auspici per la MDD Selex che ha chiuso il 2024 con un fatturato di quasi 2,2 miliardi di euro, +6% rispetto all’anno precedente. “Cosa importante – ha sottolineato – la crescita è trainata esclusivamente dal volume. Ormai non parliamo più di inflazione, ma di una crescita sana, frutto in parte della comunicazione del marchio Selex e in parte del lavoro di rivisitazione delle categorie e dei nuovi lanci, cercando di andare a cogliere nuovi segmenti, come quello del benessere”.
Vaccaro ha espresso grande soddisfazione per la presenza a Marca. “Ormai due giorni forse non bastano più – ha commentato – viste le dimensioni raggiunte dalla fiera. Non mi riferisco solo al numero di espositori, ma anche di convegni e tematiche affrontate. Questo è un bene. Per noi essere presenti è un impegno, ma ci offre diversi spunti”.