di Mirko Aldinucci
Un settore in crescita a livello produttivo, industriale, tecnologico, ma anche commerciale, con grandi potenzialità: la IV Gamma, in Cina, sta conquistando rapidamente spazio, come ha raccontato Qingguo Wang (nel riquadro della foto di apertura) della Shandong Agricultural University in occasione del forum “Lo stato della IV Gamma: punti deboli, opportunità e possibili scenari”, di mercoledì 5 giugno a Foggia, nell’ambito della 5.conferenza internazionale “Fresh Cut 2024, International Conference on Fresh-Cut Produce: Maintaining Quality and Safety”.
La IV Gamma in Cina vale già oggi l’equivalente tra i 14 e i 16 miliardi di euro, un fatturato non distante da quello degli Stati Uniti “e – ha spiegato Qingguo Wang – si registra un boom del numero dei player accompagnata da una progressiva concentrazione oltre che da un graduale innalzamento della qualità di macchinari e tecnologie, che fino a pochi anni fa erano piuttosto rudimentali”.
A favore della realtà cinese, gioca anche la forte concentrazione di popolazione nelle aree urbane: nelle grandi metropoli come Pechino, Shangai, ciò significa che se anche solo il 20% delle persone consuma IV Gamma, i potenziali consumatori nel raggio di 50km possono raggiungere i 2 milioni e oltre. In sostanza, può essere sufficiente una shelf life di pochi giorni (4-5) e una gestione della catena del freddo “semplificata” per soddisfare la domanda di migliaia di persone con prodotti a km zero o quasi.
“In Cina però – ha concluso Qingguo Wang – mancano ancora industrie manifatturiere di alto livello che realizzino tecnologie performanti come quelle europee o statunitensi”. Un gap che il colosso cinese, però, potrebbe colmare, in poco tempo.
mirko.aldinucci@freshcutnews.it