di Mirko Aldinucci
Ampliamento dello stabilimento terminato per Rago, che ha alzato l’asticella chiudendo il 2023 con un aumento del fatturato di circa il 40% (attorno ai 38 milioni di euro in termini assoluti), a fronte però di margini più bassi degli anni precedenti.
L’analisi è di Rosario Rago, responsabile del gruppo, realtà di primaria importanza nella piana del Sele. ”L’ampliamento è servito ad acquisire nuovi clienti e nuovi contratti, puntiamo sempre più sull‘innovazione con macchinari di ultima generazione in grado, ad esempio, di verificare l’eventuale presenza di corpi estranei nelle insalate in busta”, fa presente l’imprenditore.
“Stiamo lavorando sull’ottimizzazione dei processi, ma per investire serve coraggio: il costo dell’energia elettrica è tornato ad aumentare, l’effetto delle guerre in Ucraina e Medio Oriente si fa parecchio sentire. Insomma, siamo in sofferenza, noi come il settore tutto, per colpa di situazioni esterne”.
Il 10% del prodotto che esce dagli stabilimenti aziendali è a marchio industriale, il resto “diventa” MDD. Le catene servite sono quelle del centro sud, dalla Toscana in giù. L’estero vale il 40% del business, con la I Gamma evoluta che fattura 12 milioni di euro circa, un dato stabile rispetto al passato. “Nel 2024 metteremo a sistema la crescita: ci concentriamo sempre più sulla sostenibilità, abbiamo presentato progetti per ampliare il fotovoltaico”, conclude Rago. “Problemi a reperire la manodopera? Noi per fortuna non ne abbiamo”.
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