Soil Healt, una piattaforma digitale per migliorare la salute del suolo

Migliorare la salute del suolo, offrendo consigli personalizzati agli agricoltori, e misurare il successo di specifiche pratiche di gestione dei terreni, grazie alla raccolta digitalizzata di dati e al benchmarking. È nata con questa mission “Soil health”, la nuova soluzione di Abaco Group, azienda leader in Europa nel settore agri-tech, lanciata in Italia per supportare il settore primario e renderlo sempre più sostenibile.

Il progetto, partito dal Regno Unito, vede già coinvolte alcune delle più grandi catene di supermercati e produttori come ASDA, Tesco e McCain, che stanno lavorando all’implementazione della piattaforma nella loro supply chain.

Dopo la soluzione digitale per la stima della resa dei raccolti via satellite, quella per l’agrivoltaico che favorisce il benessere delle colture consentendo la generazione di energia verde o quella per la previsione dei rischi, che grazie a specifici algoritmi di intelligenza artificiale consente di prevedere rischi e danni derivanti da eventi metereologici avversi, tale piattaforma, particolarmente innovativa, fornisce un database per registrare e analizzare i risultati dei campioni di suolo, offrendo anche consigli agli agricoltori su come migliorare la qualità dei loro terreni.

L’aumento dei costi e il degrado del suolo stanno infatti causando diversi danni al settore agricolo. Da questo punto di vista, la tecnologia è uno strumento imprescindibile per migliorare la qualità del suolo, la produttività e, di conseguenza, la sostenibilità della produzione alimentare a lungo termine. Un suolo in salute fornisce la base necessaria alla crescita e allo sviluppo delle colture alimentari, aiuta a ridurre l’impatto del riscaldamento globale, conservando o incrementando la sua quantità di carbonio, e contribuisce a contrastare gli effetti del cambiamento climatico, garantendo così la sicurezza alimentare.

La soluzione che nasce per salvaguardare la salute del suolo recepisce ed elabora i risultati di un‘analisi fisico-chimica, unitamente ad analisi relative a parametri biologici e rilievi di campo personalizzabili secondo le specifiche esigenze della filiera.

Il campionamento di campo è guidato da un protocollo definito nell’ambito del progetto Soil Zone dell’Agenzia Spaziale Europea – ESA, che mira a ottimizzare il numero e i siti di rilievo sulla base della variabilità degli appezzamenti.

La piattaforma permette la storicizzazione dei dati e un monitoraggio degli stessi negli anni, consentendo di valutare l’efficacia delle pratiche agricole messe in atto per mitigare una situazione critica o per valorizzare pratiche virtuose.

“Solo per soddisfare la domanda di cibo, la produzione agricola deve aumentare entro il 2050 del 60% a livello globale e quasi del 100% nei paesi in via di sviluppo; uno sforzo produttivo che necessità una trasformazione del settore primario”, ha commentato Antonio Samaritani, CEO di Abaco Group. “Dopo il percorso avviato nel Regno Unito, abbiamo deciso di lanciare la soluzione anche in Italia investendo nella capacità di aumentare la resa agricola e la qualità degli alimenti in maniera sempre più sostenibile. Oggi, grazie alla tecnologia, possiamo accompagnare i produttori nell’attuazione di nuove pratiche agricole, sapendo che una gestione sostenibile del suolo – come spiega la FAO – può permettere di produrre fino al 58% di cibo in più”.

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