Un report che analizza le cause dell’insuccesso delle fattorie indoor e fornisce indicazioni per rimanere a galla: è quello stilato da CultivaTD indoor farming, broker statunitense del vertical farming.
Nel 2021, le startup agricole hanno registrato un aumento degli investimenti dell’86%, raccogliendo circa 1,6 miliardi di dollari a livello globale tramite 70 operazioni di finanziamento. Nello stesso anno, l’agricoltura indoor ha fatto segnare sette uscite di scena di altrettante società con una perdita stimata di 737,1 milioni di dollari.
L’anno in corso ha fatto segnare un tasso di fallimenti analoghi, con leader del settore come Fifth Season, Plantise, Glowfarms e Agricool, che hanno chiuso i battenti.
Le recenti chiusure suggeriscono che le “pressioni esterne” legate all’ambiente macroeconomico, come il rapido aumento dei costi energetici e l’aumento dei salari stanno influenzando profondamente le prestazioni finanziarie della maggior parte delle strutture agricole indoor. Le numerose sfide sono inoltre aggravate dall’intensificarsi dei rischi sistemici, compreso l’aumento dei livelli d’indebitamento.
La gran parte delle aziende indoor richiedono investimenti di capitali ingenti in strutture, software, strumenti di controllo e tecnologie in un contesto energivoro. L’agricoltura verticale sta evolvendo ma, e questo è uno dei punti cardine del report, deve ancora “costruire” la propria efficienza.
La combinazione di questi elementi, sottolinea il report, ha determinato sovente un cash flow negativo e pone in contrato gli investitori, le cui aspettative di ritorno economico sono inquadrate nel breve periodo con i produttori che lavorano al e nel progetto. Lo studio parla esplicitamente di “disillusione”. Ma l’agricoltura “richiede tempo”, come ha detto significativamente Henry Gordon-Smith di Agritecture. Quella di ultima generazione, ancora di più.
Per il vertical farming è già iniziata la parabola discendente? La conclusione del rapporto non è pessimistica: “I recenti fallimenti aprono un periodo di discussione su modalità e tempi per ottenere risultati e possono rappresentare un insegnamento per gli investitori che si avvicinano e si avvicineranno a questa forma di imprenditoria”.
Sul sito di CultivaTD è disponibile il report completo in inglese.
Mirko Aldinucci
mirko.aldinucci@freshcutnews.it