E’ Andrea Battagliola, direttore generale de La Linea Verde e presidente del Gruppo Prodotti ortofrutticoli di IV gamma di Unione Italiana Food, il Protagonista del quinto numero dell’anno del Corriere Ortofrutticolo, lo storico periodico della nostra casa editrice, Gemma Editco.
Il 38enne manager bresciano è di fatto il timoniere di un settore che naviga in acque burrascose e si racconta alla nostra testata come rappresentante di categoria e imprenditore in quello che è uno dei momenti più delicati, se non il più delicato, per il “pianeta” fresh cut.
Lo fa dal vertice di un’azienda che, in pochi lustri, è passata dalla raccolta e lavorazione artigianale del cicorino alla produzione di insalate e ciotole ad alto contenuto di servizio, decollando dalla dimensione provinciale degli anni Novanta per diventare Gruppo con stabilimenti e terreni anche Oltralpe, forte di un fatturato globale di 320 milioni di euro, per il 60% garantiti dall’estero.
Una bella storia di imprenditoria italiana, quella che ha portato i Battagliola in alta quota, con tanto di brand, Dimmidisì, leader per notorietà: “La nostra è un’azienda familiare nata dalla terra, un’attività da sempre interpretata con grande spirito di innovazione che cerchiamo di esprimere in ogni cosa che facciamo”, la sintesi di Andrea.
Un mix tra artigianalità e processo industriale in cui nulla viene lasciato al caso: “La parte agricola è fondamentale nel percorso che deve portare a enfatizzare il gusto, per noi determinante. Come determinante è, oggi, il concetto di sostenibilità: utilizziamo tecnologie a basso impatto, packaging green e puntiamo su una shelf life corta’”.
Ma la crisi attuale sta cambiando la visione del settore? “Il fresh cut è in crescita, i piatti pronti stanno correndo e in generale le categorie che erano state penalizzate dal Covid si stanno riprendendo”, ci ha detto Battagliola. “Le risposte del mercato sono buone ma la gestione dei costi e dei fattori produttivi ha aumentato il livello di difficoltà. Servirebbero interventi di indirizzo. Auspichiamo, sotto questo punto di vista, una collaborazione a tutti i livelli della filiera. E vogliamo far sentire la nostra voce come IV Gamma, sia come settore agricolo, sia industriale”. (m.a.)