Porta la data del 7 agosto la sigla dell’accordo da 11,1 milioni di euro tra l’azienda finlandese Netled Oy, specializzata nella costruzione di sistemi di vertical farming e Astwood Infrastructure, azienda britannica specializzata in ingegneria sostenibile.
“Si tratta di un accordo quadro e lungo termine – precisa una nota ufficiale di Netled Oy – per la fornitura su larga scala di soluzioni di vertical farming in tutto il mondo. Le prime quattro aziende clienti sono britanniche. La prima struttura pilota è stata installata a Redditch nel Worcestershire ma l’obiettivo è arrivare a produrre, con questo sistema, milioni di cespi di lattuga e altri ortaggi ogni anno attraverso clienti di tutto il mondo”.
L’accordo tra le due aziende, si inserisce in un contesto di grande crescita del vertical farming, che, da qui a 2025, secondo gli esperti, potrebbe arrivare a generare un fatturato di 10 miliardi di dollari.
“Già oggi – ha spiegato Niko Kivioja, amministratore delegato di Netled Oy che operererà nell’accordo con il suo brand Vertivore, dedicato al vertical farming – siamo arrivati ad un punto tale di efficienza che non c’è più paragone tra sistemi di coltivazione di ortaggi a foglia tradizionali e vertical farming. Quest’ultimo richiede un grande lavoro a monte nella progettazione delle infrastrutture. Per questo, grazie all’accordo con Astwood Infrastructure, abbiamo dato vita ad una collaborazione in grado di proporre un’offerta all-inclusive”.
I sistemi di produzione verticale chiusi, come quello attualmente progettato da Astwood a Redditch, sono protetti dalle condizioni meteorologiche estreme, dall’inquinamento e dalla mancanza di risorse idriche. Di conseguenza, con l’agricoltura verticale diventa possibile coltivare in aree in cui la produzione di ortaggi fino ad oggi era pura fantascienza come ad esempio nelle aree desertiche o in quelle molto fredde.
“Siamo incredibilmente entusiasti del nostro nuovo accordo con Netled Oy – ha commentato Mike Capewell, amministratore delegato di Astwood – e dell’opportunità realizzare un’infrastruttura in grado di operare su scala industriale nel Regno Unito. La nostra fattoria pilota ha mostrato risultati incredibilmente interessanti che saremo in grado di replicare questo successo su tutto il mercato globale”.
Alla base dell’accordo c’è Vera, la serra verticale di Netled Oy più avanzata al mondo, in grado di aumentare la dimensione dell’area di produzione di 2,5 volte; di abbattere il consumo energetico del 60% e quello idrico del 95% rispetto alle coltivazioni tradizionali.
Con questo sistema di vertical farming, a parità di superficie, la resa è di 10 volte superiore (per alcune varietà di insalata la velocità di crescita è del 40% superiore). Inoltre, il 100% dei nutrienti viene utilizzato nella coltivazione e non rilasciato in natura.
Il progetto Vera è in continuo work in progress dal momento che, accanto ai brevetti registrati, ce ne sono di nuovi in attesa di registrazione come quello relativo al nuovo sistema di illuminazione LED che produce la luce ottimale per le piante proiettandola sia dall’alto che dal basso.
Mariangela Latella