“L’incertezza correlata alla Brexit non agevola certo la già complessa situazione del sistema produttivo italiano che fa dell’export uno dei suoi assi portanti. L’impatto potenziale sulla nostra categoria merceologica è tuttavia abbastanza limitato in quanto la commercializzazione dei prodotti di IV Gamma ha una forte radicalizzazione sul territorio e un bacino commerciale molto concentrato a livello locale/nazionale”.
Lo ha riferito a FreshCutNews Gianfranco D’Amico, presidente del Gruppo IV Gamma dell’Unione Italiana Food. “Vi è però sicuramente – ha precisato D’Amico – un impatto diretto all’interno della filiera per quei produttori agricoli che hanno un business rilevante nell’export di materia prima. Tensioni sui mercati derivanti da questa situazione potrebbero certamente realizzarsi. Temiamo anche per le possibili ripercussioni complessive sull’economia nazionale e quindi sulla fiducia dei consumatori che impatta direttamente sui consumi, anche alimentari”.
Gli sviluppi della Brexit sono quanto mai incerti. Non si esclude, alla stato delle cose, nemmeno un passo indietro di Londra perché, a conti fatti, uscire dall’Unione Europea è un danno per il Regno Unito maggiore di quello che può essere il danno arrecato all’UE da questa uscita. (c.b.)