Sicurezza alimentare, riduzione dell’impatto ambientale, tutela del suolo, equità sociale. Sono i temi centrali emersi con forza in occasione della Giornata Mondiale della Terra e per i quali gioca un ruolo determinante la sostenibilità della filiere agroalimentari. “L’agricoltura 4.0, la tracciabilità avanzata e il controllo della qualità del cibo rappresentano strumenti chiave per raggiungere questi obiettivi”, spiega Roberto Mancini, amministratore delegato del gruppo Diagram, primo polo italiano e leader europeo per le soluzioni agritech.
Alla base delle filiere sostenibili c’è la riduzione di emissioni di CO₂, uso efficiente di acqua e suolo, conservazione della biodiversità. Ma deve essere anche garantita la redditività per produttori e distributori e un accesso a mercati equi. Tutto con equità nelle condizioni di lavoro e accesso al cibo per tutte le fasce della popolazione.
“Aspetti questi dove l’agritech gioca e può giocare ancor più un ruolo determinante. Tra i servizi di Diagram c’è la tracciabilità delle performance delle aziende e a supporto delle certificazioni di filiera. Oltre a software per il farm management e il supply chain management, utili per digitalizzare le attività aziendali, migliorare la tracciabilità e ottimizzare i flussi informativi lungo tutta la catena del valore”, continua Mancini.
L’importanza della filiera sostenibile nella produzione di cibo «è fondamentale nel cercare di vincere sfide sempre più determinanti quali lo spreco alimentare (circa il 30% della produzione globale) ovvero 1,3 miliardi di tonnellate annue con il 14% del cibo che viene perso tra raccolto e vendita al dettaglio. Ma anche il degrado del suolo e il consumo di risorse idriche, l’agricoltura consuma il 70% delle risorse idriche mondiali e le disuguaglianze nella distribuzione del valore lungo la filiera».
Oltre agli strumenti dell’agricoltura 4.0 come la sensoristica IoT per il monitoraggio in tempo reale di umidità del suolo, temperatura e salute delle coltivazioni, i dati per la mappatura dei terreni e l’identificazione precoce di parassiti e malattie oltre all’analisi predittiva per ottimizzare raccolti e ridurre l’uso di fertilizzanti chimici, la tracciabilità garantisce la provenienza e il percorso dei prodotti. E questo porta vantaggi competitivi.
“Si hanno benefici per i consumatori che hanno accesso a informazioni dettagliate attraverso la blockchain, ad esempio, per verificare l’origine delle materie prime e il percorso di tutte le lavorazioni. Ma anche con vantaggi per i produttori nella valorizzazione delle filiere corte e certificazioni (DOP, IGP, biologico), e, non ultimo, per l’Ambiente con il contrasto al disboscamento illegale o allo sfruttamento del lavoro”, continua l’AD di Diagram Group.
Inoltre la tracciabilità delle filiere significa “qualità del cibo in termini di sicurezza e valore nutrizionale. La qualità del cibo è strettamente legata alla sostenibilità e questa passa attraverso controlli automatizzati su contaminanti, come le micotossine, tramite sensori IoT. E l’utilizzo di blockchain è importante per ridurre il rischio di frodi”. Ed ecco che, conclude Mancini, l’integrazione tra agricoltura 4.0, tracciabilità e qualità produce un circolo virtuoso nel quale i dati raccolti dall’agricoltura 4.0 alimentano i sistemi di tracciabilità, che a sua volta rafforza la fiducia nei marchi di qualità e la qualità certificata giustifica prezzi premium”.