Corriere Ortofrutticolo di aprile dedicherà un Focus a IV e V Gamma e al vertical farming. I primi mesi del 2025 non hanno dissipato le ombre che aleggiano sul settore della IV Gamma, con una produzione sovrabbondante di materia prima e prezzi poco remunerativi a valle della filiera, dove l’utilizzo delle promozioni contribuisce a “comprimere” il valore.
Il 2024, stando ai dati ISMEA, si è chiuso con una crescita in volume e a valore dello 0,7% rispetto al 2023, un dato che non basta per recuperare il calo di quell’anno, quando si era registrata una riduzione del 2% sul 2022. Il settore in ogni caso si conferma eccellenza dell’agroalimentare, grazie a un fatturato di circa 1 miliardo di euro
La strada per riguadagnare terreno è ancora lunga, passa da innovazione e distintività, mentre c’è preoccupazione per lo scenario globale, per il calo dei consumi, per le possibili conseguenze del regolamento imballaggi, per i tagli all’utilizzo di fitosanitari che mettono a rischio molte produzioni di base.
Per questo la filiera ha chiesto alle istituzioni, in primis al MASAF, una campagna di informazione e promozione unbranded per la IV Gamma: una richiesta che verrà rivolta presto anche alla UE da parte dei 4 Paesi del Gruppo di contatto internazionale (gli altri sono Francia, Spagna e Portogallo) nella riunione congiunta di fine marzo a Madrid.
Continua invece il momento frizzante del vertical farming, che ha dalla sua notevoli vantaggi rispetto ad altri metodi (per esempio il ridotto consumo di suolo e di acqua o la non dipendenza da fattori climatici anche estremi) ma richiede investimenti decisamente più ingenti e comporta un fabbisogno di energia superiore rispetto alle tecniche tradizionali. La ricerca è al lavoro per individuare le strade percorribile per rendere più sostenibile questa tecnica, ma intanto il settore conferma la sua vitalità, tra nuove aperture di stabilimenti e lancio di prodotti “smart” pensati per la GDO ma anche per l’Horeca.
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