Società di Nutrizione, i nuovi parametri: “Consumare più proteine vegetali”

Un’inclusione più generosa di fonti proteiche vegetali, a fronte di quelle di origine animale nella dieta, in ragione di nuove evidenze riguardo la mortalità, ma anche e soprattutto la sostenibilità della produzione di alimenti. E poi più cereali, meglio se integrali, ma anche assumere maggiore quantità di potassio e magnesio attraverso un consumo più abbondante di frutta, verdura e legumi.

Dopo dieci anni dall’ultima edizione e un lavoro durato quattro anni, la Società Italiana di Nutrizione Umana (Sinu) ha presentato ufficialmente a Piacenza, nel corso del XLIV Congresso Nazionale, la V Revisione dei Larn – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana.

Una revisione che ha tenuto conto delle nuove evidenze disponibili sul metabolismo dei vari nutrienti, dei nuovi dati disponibili riguardo le abitudini di consumo e le fonti degli alimenti in Italia e anche dell’adozione di nuovi pesi esemplificativi per l’eta’ evolutiva mutuati dall’Oms in sintonia con la Società di Pediatria; questo per contribuire al contrasto della tendenza al sovrappeso e all’obesità nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza. Per la revisione sono stati esaminati i dati di consumo provenienti da diverse fonti e in particolare i nuovi valori di consumi e fonti alimentari del Crea-Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione.

Per quanto riguarda l’apporto proteico, è rimasta invariata l’assunzione di riferimento rispetto alla precedente edizione, cioè 0,9 g/kg al giorno per l’adulto, con un valore un po’ più alto (1,1) per l’anziano: tuttavia è stato ampliato l’intervallo di riferimento rispetto all’apporto energetico, passando dal 12-18 per cento al 12-20 per cento dell’energia totale della dieta. E’ stata inoltre fornita una raccomandazione per un maggior apporto di proteine vegetali (attualmente solo 1/3 dell’apporto proteico) rispetto a quelle animali.

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