La Commissione europea ha approvato l’aggiunta del “Cavolfiore della Piana del Sele” al registro delle indicazioni geografiche protette (IGP). L’ortaggio prodotto nella provincia di Salerno si aggiunge così alle 3612 denominazioni protette dell’Ue.
I terreni agricoli della Piana del Sele sono costituiti da uno spesso strato di suolo di natura vulcanica e alluvionale, formatosi nei millenni a causa delle eruzioni del Vesuvio e dell’attività alluvionale del fiume Sele e degli altri piccoli corsi d’acqua che si diramano nella pianura campana. Un suolo molto fertile, che unito alle caratteristiche climatiche e morfologiche, conferiscono al prodotto le sue “esclusive caratteristiche di consistenza, adattamento alle diverse condizioni di cottura e sapidità”, rileva in una nota la Commissione europea.
Con la registrazione del Cavolfiore della Piana del Sele, salgono a 327 le Dop, Igp e Stg italiane riconosciute a livello europeo. Il primo Paese dell’Ue per ricchezza di denominazioni protette, seguito dalla Francia, che ne conta 282, e la Spagna, con 229.