IV Gamma in rosso anche nel primo trimestre: vendite giù del 3%, prezzi fermi

IV Gamma in calo nei primi tre mesi dell’anno. Nel report Ismea-NielsenIQ del primo trimestre si legge infatti di una spesa in flessione del 2,5% sullo stesso periodo dello scorso anno, in controtendenza rispetto a ortaggi freschi e trasformati (+2,5%) e frutta (+1,6%). Gli ortaggi di IV gamma insomma continuano a vivere un momento poco felice e all’arretramento dei volumi (-3%) si accompagna anche un incremento dei prezzi inferiore alla media (+0,5%) che lascia la spesa complessiva in terreno negativo rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

Nel segmento della frutta trasformata discreto l’andamento delle conserve (+3,2% in volume e +5,6% la spesa), mentre i succhi di frutta continuano a registrare flessioni in volume (-3,4%) che a fronte di prezzi medi in aumento del 2,2%, portano la spesa complessiva in flessione rispetto allo scorso anno del 1,3%.

Secondo i dati dell’Osservatorio sui consumi alimentari, il carrello alimentare nel primo trimestre 2024, è costato agli italiani esattamente come nel primo trimestre 2023.  La dinamica dei volumi nel carrello registra ancora una flessione per buona parte dei principali prodotti, ma anche per questi si rileva un rallentamento della tendenza negativa.

A livello generale, il supermercato resta il canale predominante con il 41% di share e con una performance positiva in termini di fatturato dell’1,7% sul primo trimestre del 2023, stabile il valore della spesa effettuata presso gli ipermercati, il discount continua a migliorare le proprie performance (+0,6% in valore); si riducono i fatturati dei “liberi servizi” (-7,4%) e del dettaglio tradizionale (-8,2%).

Gli acquisti di generi alimentari e bevande attraverso i canali digitali, pur mantenendo il peso del 2,6% sulla spesa di tutti i canali distributivi, hanno segnato una battuta d’arresto piuttosto evidente con un -4,6% rispetto al primo trimestre del 2023, che segue una flessione dell’8,2% del 2023 sul 2022.

Continua ad aumentare la spesa per i nuclei familiari più maturi (older couples +0,7% e older singles+3,7%), per questi ultimi, considerata l’entità dell’incremento dei volumi nel carrello, si può ipotizzare un coinvolgimento a tavola anche dei figli fuoriusciti dal nucleo familiare, ossia di quella categoria identificata nei “pre-family” che ha contratto più delle altre gli acquisti. (red.)

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