di Mirko Aldinucci
“Uno sforzo organizzativo importante ma ampiamente ripagato, con il 50% di adesioni in più di quelle che ci aspettavamo, un ottimo livello delle relazioni e un buon successo nelle scelte dei topics”: così il professor Giancarlo Colelli – che ha co-organizzato l’evento con la professoressa Maria Luisa Amodio in collaborazione con la International Society for Horticultural Science e altri enti – commenta a distanza di una manciata di giorni l’esito di “Fresh Cut 2024, International Conference on Fresh-Cut Produce: Maintaining Quality and Safety”.
Nella tre giorni foggiana che ha avuto come media partner la nostra testata si è parlato anche di vertical farming, portando esempi concreti e delineando possibili scenari; di trattamento post-harvest, con la Cina che per contrastare l’imbrunimento dei prodotti punta ancora molto sulla chimica, a differenza dell’Europa.
Due keynote hanno fatto il punto sulla sostenibilità, con riferimenti agli imballaggi alimentare: la tanto vituperata plastica al momento, secondo quanto emerso a Foggia, non è sostituibile, anche perché è preziosa per garantire la protezione dei prodotti riducendo le perdite e quindi gli sprechi.
Tra i temi toccati anche il recupero dei sottoprodotti, importantissimo in un settore dove gli scarti arrivano fino al 70%. Non poteva mancare un approfondimento sull’intelligenza artificiale: algoritmi di AI rendono più efficienti tutta una serie di procedure, consentono di fare analisi precise della materia prima senza che vi siano elementi “disturbanti” sul prodotto.
I temi delle sessioni, nel dettaglio, erano: risposta fisiologica al taglio e comportamento post-taglio; gli effetti dei fattori pre-raccolta sulla qualità e le performance post-taglio; innovazione nell’imballaggio in atmosfera modificata e alle nuove soluzioni di packaging; soluzioni innovative per estendere la shelf-life dei prodotti; sicurezza igienico-sanitaria; soluzioni green ed innovazione di prodotto.
Sessioni speciali sono state dedicate al Progetto POFACS “Conservabilità, qualità e sicurezza dei prodotti ortofrutticoli ad alto contenuto di servizio” che ha previsto una stretta collaborazione tra soggetti pubblici (il CREA, l’Università di Foggia, e l’Università di Catania) e partner privati coinvolti in diversi settori della filiera produttiva; e all’Azione COST “CIRCUL-A-BILITY – Re-thinking Packaging for Circular & Sustainable Food Supply Chains of the Future” finanziata dalla Commissione Europea, che mira a promuovere la cooperazione tra i ricercatori europei con l’obiettivo comune di innovare il settore del packaging alimentare attraverso lo sviluppo di soluzioni sostenibili.
mirko.aldinucci@freshcutnews.it