di Mario Schiano Lo Moriello*
Nei primi tre mesi del 2024, le vendite al dettaglio di ortaggi di IV Gamma hanno raggiunto quota 233 milioni di euro, registrando una flessione di 8,3 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2023 (-3,4%).
Gli acquisti in volume sono ammontati a oltre 36 milioni di kg ma rispetto ai primi tre mesi del 2023 sono diminuiti di circa 1,6 milioni di kg (-4,2%). I prezzi al dettaglio hanno continuato a crescere, ma questo incremento (+0,8%) ha compensato solo in parte la flessione delle quantità vendute.
La contrazione registrata dalla IV Gamma nel primo trimestre di quest’anno risulta coerente con l’andamento generale delle vendite di ortaggi, sia freschi sia trasformati. Infatti, si sono ridotti gli acquisti di ortaggi confezionati (-5%), patate (-12,6%), surgelati (-3,8%), conserve di pomodoro (-2,9%) e conserve vegetali (-1,2%). Insomma, se Atene piange, Sparta di certo non ride.
In figura 1 sono riportate le variazioni percentuali su base annua (ossia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) degli acquisti di IV Gamma, del prezzo medio e della spesa. La linea chiara mostra la variazione degli acquisti in quantità. L’andamento di questa linea evidenzia come gli acquisti siano diminuiti nel 2020, in particolare nel secondo trimestre in concomitanza con il primo lockdown conseguente alla diffusione del covid-19. Successivamente, nel 2021 e nei primi tre trimestri del 2022 c’è stato un rimbalzo, ossia una ripresa degli acquisti che sono tornati sui livelli pre-pandemia.
A partire dal quarto trimestre 2022, è stata registrata una nuova fase di riduzione degli acquisti, durata un anno, fino al terzo trimestre 2023. Successivamente, nel quarto trimestre 2023, c’è stata una ripresa degli acquisti, +2,1% su base annua, mentre nel primo trimestre 2024 c’è stata una brusca frenata con una riduzione del 4,2%.
Sempre in figura 1 la linea più scura indica le variazioni tendenziali dei prezzi medi al dettaglio e mostra la flessione dei listini che è iniziata nel 2020 ed è durata fino al terzo trimestre 2022.
Poi, a partire dal quarto trimestre 2022 c’è stata l’inversione della tendenza e il prezzo medio è tornato a crescere, fino al primo trimestre 2024 quando è stato registrato il sesto aumento consecutivo con un + 0,8% su base annua.
In generale gli incrementi dei prezzi al dettaglio dei prodotti di IV Gamma sono stati nettamente inferiori a quelli registrati da ortaggi confezionati, patate, surgelati, conserve vegetali e conserve di pomodoro (confrontare figura 2).
La linea tratteggiata in figura 1 indica la variazione tendenziale della spesa e segue lo stesso andamento descritto per gli acquisti in quantità. Nel primo trimestre del 2024, la spesa si è ridotta del 3,4% su base annua, arrestando la miniripresa iniziata nel secondo trimestre del 2023.
Passando agli acquisti di ortaggi nel complesso, nel primo trimestre 2024, si registra una pesante battuta d’arresto degli acquisti in volume di ortaggi freschi confezionati (I gamma evoluta). Questa categoria ha registrato una flessione del 5% su base annua mentre la spesa è cresciuta di circa un punto percentuale a causa dell’aumento dei listini medi di oltre il 6% (confrontare figura 2 e figura 3).
Per le patate, complice il meteo mite c’è stata una riduzione degli acquisti del 12,6% su base annua ma la spesa è aumentata del 5,4% a causa del forte rincaro dei listini medi, + 20,6%. Per questo prodotto i rincari sono riconducibili al basso livello di offerta sia in Italia sia in Europa.
Gli acquisti di ortaggi e patate surgelati sono diminuiti del 3,8% anche a causa dell’ulteriore aumento dei prezzi di questi prodotti (+2%) e di conseguenza la spesa è diminuita dell’1,9%.
Sono diminuiti anche gli acquisti delle conserve vegetali (-1,2% su base annua) e delle conserve di pomodoro (-2,9%). I prezzi medi di questi prodotti sono aumentati rispettivamente del 3,8% e 2,8% e ciò ha determinato un aumento della spesa per le conserve vegetali (+ 2,6%) mentre la spesa per le conserve di pomodoro si è mantenuta stabile sul livello del primo trimestre 2023 (-0,2%).
Per la IV Gamma, nel primo trimestre 2024, sono diminuiti sia gli acquisti in volume (-4,2%), sia la spesa (-3,4%) soprattutto a causa della performance negativa delle insalate: -5,5% le vendite in quantità e ancor peggio la spesa (-5,7%). Tra le altre referenze, si segnalano anche le contrazioni delle vendite di carote (-23,5%), zucche (-8,6%), funghi (-1,4%) e germogli (-1,9%).
Sul fronte dei prezzi al dettaglio, la categoria della IV Gamma registra un aumento medio su base annua dello 0,8%, determinato in particolare dagli aumenti dei listini di spinaci (+1,3%), funghi (0,5%), zucche (3,5%), carote (19%) e bietole (4%).
Segnali positivi sono stati registrati solo per gli acquisti di rucola (+11% in quantità e +9% la spesa), spinaci (+10% in quantità e +12% la spesa), bietole (+2% in quantità e +6% la spesa) e aromi (+22% in quantità e +6% la spesa).
In figura 4, sono riportate, per i principali prodotti di IV Gamma, le quote in termini di spesa relativa al primo trimestre 2024.
Le insalate costituiscono il principale gruppo di referenze di IV Gamma con più del 69% della quota in valore ma in flessione di 1,7 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2023.
A seguire, la rucola con una quota in valore dell’8,6% e un incremento di un punto percentuale rispetto al primo trimestre 2023.
Al terzo posto, gli spinaci con una quota del 5,5% e un incremento di 0,7 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2023.
Al quarto posto, i funghi con una quota del 3,1% e un incremento di 0,1 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2023.
Al quinto e sesto posto, le zucche e le carote con una quota del 2,5% e una flessione di 0,1 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2023.
Al settimo posto le bietole con una quota del 2,0% e un incremento di 0,2 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2023.
*Analista Ismea