Fiere: anche Fruit Logistica, dopo Marca, non ha tradito le attese. IV Gamma in evidenza

di Mirko Aldinucci*

La crisi morde, gli agricoltori sono sul piede di guerra (e per le strade) in tutta Europa, il barometro dei consumi segna stabilmente brutto tempo, ma intanto le fiere continuano a inanellare risultati degni di nota: molto bene Macfrut 2023, benissimo la Fruit Attraction dello scorso ottobre, in grande spolvero Marca di Bologna, archiviata una manciata di giorni fa, con il suo format fresh dedicato all’ortofrutta.

Con queste premesse, molti pensavano che la tre giorni di Berlino terminata venerdì 9 febbraio avrebbe accusato pesantemente il colpo. Così non è stato, o almeno non nei termini pronosticati dai più pessimisti: Fruit Logistica si conferma una fiera di primo piano anche per il sistema Italia, con una miriade di incontri, eventi, appuntamenti per fare business che hanno richiamato frotte di operatori solo in parte frenati dagli scioperi aerei. Importante anche la presenza di aziende di IV Gamma nonostante qualche assenza di peso come, tanto per fare un nome, OrtoRomi. IV Gamma che peraltro era stata degnamente rappresentata anche a Marca.

Negli anni, certo, la presenza italiana si è parzialmente ridimensionata, mancano all’appello alcuni espositori di grido e non rispetto al pre-pandemia; i buyer tricolore latitano. Ma gli appuntamenti ci sono eccome, gli affari si fanno, le istituzioni “sfilano”: la presenza dei big delle organizzazioni professionali agricole, sempre più vicine e interessate all’ortofrutta, la due giorni berlinese in fiera del ministro Francesco Lollobrigida sono il termometro dello stato di salute e della popolarità di un settore che nel complesso, tra difficoltà e contraddizioni, sta adeguandosi ai nuovi trend, sforna novità e guarda al futuro.

Un settore che, come era emerso anche dal Macfrut di maggio, alza la testa per uscire dai confini del pianeta ortofrutta e dell’autoreferenzialità; ingaggia testimonial di punta, guarda agli influencer, è sempre più visibile e presente su social e mass media.

Le fiere sono lo specchio di questo cambio di passo iniziato da poco ma che può e deve portare lontano. Questo “stato di grazia”, tuttavia, non potrà durare all’infinito, la gestione delle risorse economiche impone ed imporrà scelte alle aziende su dove andare a esporre. E mentre è alle porte (aprile 2024) la nuova Fruit Attraction Brasile, c’è chi prevede per il 2025 una significativa ridefinizione degli equilibri di forze tra la fiera di Madrid, in chiara ascesa e Berlino, dove il trend è di leggero calo e gli elevati costi  potrebbero far pendere la bilancia dalla parte della Spagna.. Che però, non va dimenticato, è il competitor  numero uno dell’Italia. Sullo sfondo Rimini, sorniona, vuole giocarsi fino in fondo il ruolo di fiera di filiera.

mirko.aldinucci@freshcutnews.it

*coordinatore Fresh Cut News

 

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