di Mirko Aldinucci
Un’intensa attività di ricerca e sviluppo per innovare anche in segmenti diversi da quelli già presidiati, facendo leva su un brand molto conosciuto all’interno dei punti vendita della grande distribuzione: La Linea Verde guarda avanti puntando su modernità e servizio, fattori ritenuti essenziali per superare l’attuale fase di impasse della IV Gamma. Ne parliamo con l’amministratore delegato Domenico Battagliola.
Battagliola, qual è stato il trend 2023 e con quale bilancio chiudete l’anno?
“Per La Linea Verde la IV Gamma ha segnato un trend in crescita; il gruppo proietta una crescita a valore del +6% a fine anno e prevede di chiudere il bilancio consolidato raggiungendo i 360 milioni di euro, risultato raggiunto grazie anche alla spinta dell’estero, sia come performance delle sedi oltreconfine sia come export. Abbiamo mantenuto il posizionamento sul mercato domestico grazie all’enorme lavoro di ricerca e sviluppo, al focus sul servizio e alla nostra capacità di consolidare e stringere nuove partnership con i nostri clienti. Inoltre, abbiamo progettato e messo in pratica importanti attività di co-marketing con altri brand italiani leader nei propri mercati che ci hanno permesso di realizzare prodotti in grado di ampliare e diversificare il nostro target di riferimento. Diversificazione che non è allontanamento dal nostro core: la nuova gamma dei risotti freschi è infatti assolutamente coerente con il sistema di valori che ci contraddistingue e con la nostra promessa al consumatore. Sono infatti freschi, buoni, come fatti in casa”.
Quali sono stati le principali iniziative e le innovazioni portati a termine in questi mesi?
“I progetti portati a termine in questo anno che volge al termine sono stati numerosi, tutti nella logica dell’innovazione. Abbiamo potenziato l’automazione in quello che oggi è considerato uno dei plant più tecnologicamente innovativi della IV Gamma, completando il piano di robotizzazione della movimentazione e della logistica interna grazie all’utilizzo di veicoli non guidati (Agv guidati da Qr code) che spostano, su richiesta, casse di verdura per la composizione dei mix richiesti. Questi investimenti mirano a rendere la nostra azienda ancora più efficiente a livello produttivo e ad innalzare ulteriormente il livello qualitativo dei prodotti. Non solo, abbiamo avviato un innovativo sistema di biofiltrazione dell’acqua derivante dal lavaggio delle insalate che viene in questo modo destinata all’irrigazione delle serre adiacenti lo stabilimento, in un’ottica di economia circolare e dunque con un forte orientamento alla sostenibilità.
Ancora, abbiamo siglato partnership strategiche per effettuare ricerche varietali di insalate che possano intercettare nuove occasioni di consumo, con l’obiettivo di rivolgerci a nuovi target in canali commerciali diversi. Tutte le nostre scelte sono guidate sempre da una visione di respiro europeo, per consolidarci e continuare il percorso di crescita come player internazionale”.
Le prospettive per i prossimi mesi e per il 2024 più in generale?
“Mantenendo il focus sul nostro core business sviluppato nella grande distribuzione, intendiamo proseguire nella conoscenza e nell’approccio a canali di vendita diversi anche attraverso lo sviluppo di nuove strategie e nuove linee di prodotto”.
La Linea Verde ha investimenti in programma?
“Costantemente dedichiamo, e così faremo anche il prossimo anno, ingenti risorse in ricerche in differenti ambiti, in nuove e moderne strutture e in importanti progetti di comunicazione.
Per quanto riguarda il comparto agricolo, sia in Italia che all’estero, nelle nostre aree di coltivazione continueremo a investire in nuove tecnologie, ulteriore digitalizzazione ed estensione delle superfici coltivate.
La ricerca e l’innovazione ovviamente riguarderanno anche i prodotti che abbiamo ideato per il prossimo anno. Questo va di pari passo con la comunicazione perché, come sempre, supporteremo tutti i nuovi lanci di prodotto con investimenti dedicati, all’interno di un nuovo piano multicanale”.
E sul fronte della sostenibilità?
“Gli obiettivi che ci siamo impegnati a perseguire per la tutela dell’ambiente e della sicurezza alimentare sono centrali nella scelta degli investimenti che facciamo. L’azienda è da sempre votata a un concetto di innovazione che coniuga tecnologia e sostenibilità: nei campi, negli stabilimenti, nei trasporti, nei packaging e anche nei prodotti. La Linea Verde ha preso da tempo la direzione dell’Industria 4.0: già con il piano d’investimenti Fast Farm to Fork (2021-23) aveva definito alcuni asset importanti in accordo con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dall’Agenda Globale 2030 dell’ONU (massimo rispetto della materia prima, massima riduzione degli sprechi alimentari, ulteriore riduzione del consumo idrico, autoproduzione di energia). A titolo di esempio citiamo i nuovi impianti fotovoltaici pari a 5 megawatt: questi si affiancano all’impianto di trigenerazione che produce energia e, col calore in eccesso, preriscalda l’acqua di cottura delle zuppe mentre, tramite uno scambiatore, produce freddo per le celle frigorifere”.
Quanto è importante il brand Dimmidisì per La Linea Verde?
“Il ruolo della marca è centrale nel nostro percorso di crescita: il brand DimmidiSì è un asset fondamentale perché strategico. Ha saputo posizionarsi, sia per i buyer che per i consumatori come brand affidabile che mantiene la sua promessa: quella di prodotti che coniugano qualità, gusto, freschezza e alto contenuto di servizio. DimmidiSì è da tutti riconosciuto come un contenitore di valori positivi. È un patrimonio solidissimo di cui siamo orgogliosi anche perché ci permette di essere un booster all’evoluzione di tutto il comparto”.
mirko.aldinucci@freshcutnews.it
Articolo tratto dal Focus IV Gamma del Corriere Ortofrutticolo 10/22