Convegno IV Gamma, Prandini: Organizzare l’offerta, basta OP di carta

di Mirko Aldinucci

“Siamo sicuri che il sistema delle OP italiane abbia tradotto in valore il lavoro degli agricoltori? O abbiamo un sistema troppo poco dimensionato, pensato in tanti casi per produrre burocrazia e carta? In Spagna le OP prendono meno ma agli agricoltori arriva di più. Vanno rimesse in discussione, vanno valorizzate quelle che funzionano, alzando l’asticella e facendo in modo che contributi arrivino direttamente ai produttori”. Lo ha detto Ettore Prandini, presidente di Coldiretti in occasione della tavola rotonda “La IV Gamma, tra sostenibilità e mercato: sfide e ricette anticrisi” di sabato a Battipaglia.

Prandini, in video-collegamento, ha aggiunto: “Veniamo da due anni di forte criticità, ci dobbiamo confrontare e interrogare se abbiamo fatto tutto il possibile per la IV Gamma: io penso di no, siamo frammentati e deboli nei confronti dell’offerta alla GDO. Dobbiamo organizzare l’offerta, con un prezzo minimo sotto il quale non si deve andare. Se la competizione è al ribasso non riusciamo a valorizzare il lavoro degli agricoltori, della cooperazione, dell’industria in questo comparto che è strategico”.

Altro tema, la comunicazione: “Comunichiamo poco il valore della IV Gamma che garantisce un servizio di qualità con processi che andrebbero maggiormente esaltati anche nel packaging, dove serve far capire la distintività del contenuto, il lavoro che c’è dietro un prodotto”.

Prandini ha poi fatto presente che quando i media parlano di inflazione e aumento dei prezzi, spesso si mostrano immagini e foto di ortofrutta e IV Gamma, trasmettendo un messaggio distorto: “Per il cibo si spende troppo poco, non è lì che si deve risparmiare”. “Da tempo stiamo chiedendo al Governo di fare una campagna di comunicazione pro-ortofrutta, ambito in cui la IV Gamma è basilare”, ha ha aggiunto Prandini su questo tema

E in temi di finanziamenti: “Siamo riusciti a ottenere risorse per la filiera, potevano essere di più e forse pensate meglio ma non ha senso dirlo, come ha fatto qualcuno, all’ultimo momento; il confronto deve esserci prima”.

“Nel nostro Paese si è fatta poca ricerca e innovazione“, ha aggiunto Prandini. “Troppo poca anche la ricerca sui prodotti fitosanitari: dobbiamo lavorare di più con le università”.  La ghigliottina UE in materia spaventa e va combattuta:”Ridurre i fitosanitari in modo indiscriminato è una stupidaggine, bisogna guardare quelli che sono i residui sui prodotti; l’agricoltura specializzata come quella italiana li utilizza per garantire qualità e sicurezza, per preservare un sistema che fa reddito e occupazione”.

UE “nel mirino” dell’intervento del leader Coldiretti anche per la normativa sulla plastica, particolarmente importante proprio per la IV Gamma: “Non va demonizzata; attenzione a non ottenere un effetto boomerang peggiorando quella che è la sostenibilità”.

Altro passaggio sulla reciprocità dei mercati, indispensabile per giocarsela ad armi pari. E poi la manodopera, fronte su cui “Coldiretti sta lavorando con il Governo italiano, e non solo, per incrementare la disponibilità e gli arrivi di personale qualificato nel settore”.

mirko.aldinucci@freshcutnews.it

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