Bonduelle, fatturato a 2,4 miliardi: bene surgelati e piatti pronti, giù le insalate

Un fatturato di 2,4 miliardi di euro (in crescita del 9,2% a valori correnti e del 5% al netto degli effetti valutari e delle variazioni di perimetro) per Bonduelle nell’esercizio chiuso al 30 giugno scorso. Le oscillazioni monetarie hanno garantito alla multinazionale francese un effetto positivo del 4,2%, grazie all’apprezzamento del dollaro americano e del rublo.

L’Europa si conferma principale mercato di riferimento con il 62,7% del giro d’affari e una progressione di oltre 11 punti, sia a valori correnti, sia a dati costanti.

Crescono soprattutto gli alimenti surgelati, specie nei segmenti a maggiore innovazione e per i beni destinati all’Horeca, in netta risalita. In positivo anche il fresco destinato alla GDO così come il fresco per il food service.

Anche nei freschi a premiare Bonduelle sono soprattutto le proposte a maggiore contenuto di servizio, come i piatti pronti e le insalate elaborate. Perde terreno invece, la IV Gamma.

Trend negativo anche per i conservati in un mercato peraltro generalmente in flessione e senza oscillazioni sulla quota di mercato.

Le previsioni per il prossimo bilancio (23/24) sono buone: il CDA pronostica una variazione di fatturato di circa 5 punti, per salire a 2.530 milioni di euro e un margine operativo superiore ai 3 punti, che vuol dire una redditività operativa corrente compresa fra 70 e 80 milioni di euro.

L’Italia, che assicura, secondo Report aziende Consodata 194,4 milioni di fatturato (erano 183,5 nel 2021) resta importante per il gruppo. In maggio è stato annunciato un investimento triennale di 10 milioni di euro diretto a rafforzare il livello di automazione dei due impianti di San Paolo d’Argon (Bergamo), che è anche il principale polo continentale della IV Gamma, e di Battipaglia, nel salernitano.

Negli Stati Uniti, invece, la multinazionale ha annunciato una riorganizzazione dell’attività con la nomina a direttore generale di Xavier Unkovich. Negli States la produzione è in via di ‘concentrazione’: le attività insediate a Florence (New Jersey) sono in fase di trasferimento e accorpamento nel sito di Swedesboro (New Jersey), per conseguire una maggiore efficienza e abbattere i costi fissi. L’operazione dovrebbe concludersi entro il primo semestre dell’esercizio 2023-2024.

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