Il caso “Il Melograno” scuote anche il mondo della politica e approda in Regione. La storica azienda di Santarcangelo di Romagna fondata nel 1987 da Claudio Coli, specializzata nella produzione di frutta e verdura di IV gamma e succhi di frutti, ha sospeso improvvisamente l’attività a fine giugno lasciando a casa 72 dipendenti tra diretti e indiretti.
I lavoratori con contratto a tempo indeterminato, come ha scritto Il Resto del Carlino nei giorni scorsi, sono stati collocati in ferie; non si sa ancora se e quando ripartirà la produzione. Prima di Ferragosto Cgil ha organizzato un’assemblea sindacale, presente anche Alice Parma, nella doppia veste di sindaca di Santarcangelo e consigliera provinciale con delega al lavoro.
La decisione emersa al tavolo è quella di fare pressing sull’azienda, che ha promesso, attraverso il legale della società Antongiulio Colonna, di illustrare a giorni i piani per il futuro. La vertenza del Melograno è arrivata anche a Bologna: la Regione si sta occupando direttamente del caso, considerando la portata dell’azienda e il numero dei lavoratori coinvolti.
La situazione non è facile: l’azienda ha attivato la procedura per arrivare a un accordo con i creditori e salvaguardare l’attività. L’impresa ha accumulato nel tempo parecchi debiti: oltre 25 milioni a fine 2021. Dopo il via libera avuto dal Comune di Santarcangelo nel 2018, la sede produttiva era stata ingrandita fino a quasi raddoppiare le superfici con una sede futuristica.
“Siamo rimasti senza parole di fronte alla chiusura improvvisa dell’attività di un’azienda come il Melograno”, il commento della segretaria del Pd di Santarcangelo Paola Donini. Si attendono sviluppi. (m.ald.)