“E’ una crisi che si protrae da tempo e che non può essere risolta con interventi spot, in questo momento di incertezza stiamo mettendo in campo le nostre migliori idee per definire una strategia che abbia una visione prospettica”: così Coldiretti Bergamo commenta la situazione del comparto della produzione della IV Gamma, uno dei pilastri dell’economia agricola provinciale messo alle strette dall’aumento spropositato dei costi di produzione e da una serie di dinamiche legislative e di mercato estremamente penalizzanti per i produttori.
C’è infatti grande preoccupazione per alcune norme che si prospettano, a partire da quella sugli imballaggi che vieterebbe le buste di plastica monouso. A questo va aggiunto il fatto che all’aumento del tasso di inflazione le famiglie hanno risposto riducendo gli acquisti.
“Abbiamo una grande attenzione alle istanze del settore – spiega Carlo Loffreda, direttore di Coldiretti Bergamo -, per questo stiamo lavorando a una serie di interventi con l’obiettivo di ridare slancio alle imprese. Dialoghiamo ogni giorno con i nostri associati e abbiamo ben presenti quali sono le criticità, lo sforzo che stiamo facendo è quello di trovare le soluzioni necessarie, rapportandoci con tutte le articolazioni della nostra organizzazione, perché la situazione va affrontata in un quadro di insieme”.
Coldiretti ha creato una consulta a livello nazionale guidata da Sonia Ricci (che è anche presidente UNAPROA) per avere un approccio pragmatico e concreto alle questioni e aiutare le aziende a rafforzarsi sul mercato, ottimizzando gli equilibri all’interno della filiera e rinsaldando anche il legame con il consumatore.
“Con il tavolo tecnico che è stato attivato – spiega Loffreda – ci stiamo muovendo su diverse direttrici. Come prima cosa stiamo lavorando per trovare delle regole a un settore che di regole non ne ha. Con la GDO ci stiamo confrontando per dare vita a un modello di rapporto che dia il giusto valore al cibo. Con l’impennata dei costi di produzione che si è verificata, in un contesto macroeconomico difficile che si riflette sui consumi, se non si parte dal giusto valore che hanno i prodotti agricoli, le aziende agricole non avranno mai un equo riconoscimento”.
Poiché la partita si gioca su più tavoli, nei giorni scorsi Coldiretti grazie ai suoi rappresentanti, ha portato il tema specifico della IV gamma al centro dell’OCM frutta a livello europeo, un momento di confronto da cui scaturiscono indicazioni per le politiche comunitarie che vede coinvolti Spagna, Francia, Portogallo e Italia.
Il settore della IV Gamma, aggiunge Coldiretti Bergamo, è una delle eccellenze del Made in italy, ma oggi sconta anche una pesante concorrenza da parte di altri Paesi che hanno costi di produzione nettamente inferiori, per questo è indispensabile sostenerne la competitività con politiche adeguate e anche attraverso infrastrutture energetiche e logistiche al passo con i tempi.
“Il fulcro di tutto è la filiera che va tutelata e protetta – prosegue Loffreda – per questo Coldiretti ha voluto Filiera Italia, e in questo momento particolare, tutti i soggetti che la compongono devono guardare verso obiettivi comuni. Posso anticipare che nelle prossime settimane uscirà un decreto che restituirà risorse economiche ai produttori messi a dura prova dalle problematiche di questi ulti tempi”.
La consulta ortofrutticola nazionale di Coldiretti è al fianco dei produttori bergamaschi “Siamo a disposizione dei territori – afferma la coordinatrice Ricci –, poiché la nostra grande forza è proprio la distintività che caratterizza l’agricoltura italiana. La provincia di Bergamo per la sua storia e per le esperienze imprenditoriali che ha saputo esprimere nel comparto è il distretto naturale della IV Gamma italiana, una realtà strategica che ha portato valore anche ad altri territori. Insieme ai produttori lavoreremo per capire insieme come mettere a regime i risultati raggiunti e come, in un momento di incertezza come quello attuale, si possa, nonostante tutto, fare uno scatto in avanti”.