Cultiva, Battagliola: La crisi della IV Gamma peggiora, urgono interventi

“Un ulteriore, grande campanello d’allarme che fa capire in modo chiaro e cristallino quanto sia difficile, ai limiti ormai dell‘impossibile, operare in un sistema come quello su cui si basa la filiera della IV Gamma in Italia”. E’ il commento perentorio di Andrea Battagliola, presidente de La Linea Verde, oltre che del Gruppo che rappresenta la categoria in UIF, sulla chiusura dello stabilimento di Taglio di Po di Cultiva: per la lavorazione e l’imbustamento delle insalate, l’importante azienda si avvarrà da ora in poi della collaborazione di Sab. Un’operazione che, nonostante gli sforzi di Cultiva per evitare il peggio anche a livello occupazionale, comporta una sessantina di esuberi.

Le difficoltà, sottolinea Battagliola, sono evidenti sia nella parte agricola che nell’industria di lavorazione. E  fanno parlare l’imprenditore bresciano di “grande preoccupazione per il futuro”: “Chi più chi più meno, nel nostro comparto, tutti stanno affrontando enormi complessità. La vicenda Cultiva è il sintomo forte di un malessere generale. C’è grande incertezza e i segnali non sono buoni“.

Come se ne esce? “Servono tavoli allargati ma concreti in grado di cambiare le regole del gioco, con  meno ostacoli all’operatività, più semplificazioni, chiarezza di scaffale anche e soprattutto per arrivare meglio ai consumatori, con garanzie legate alla qualità. L’obiettivo è quello di creare maggior valore. Ma bisogna muoversi in fretta: ormai la situazione è al limite dell’insostenibile”.

Mirko Aldinucci
mirko.aldinucci@freshcutnews.it

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