“La IV Gamma è un argine al crollo dei consumi di ortaggi, ma anche di frutta: sarebbe assurdo e autolesionista colpire questo settore”. Guido Conforti, segretario del Gruppo IV Gamma di UIF, si esprime così sulla Proposta di Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti d’imballaggio della Commissione Europea.
“I Gamma evoluta e IV Gamma sono sempre più gettonate dai consumatori perché comode: mi riferisco alle insalate in busta, alle ciotole, alle zuppe, ma anche alla frutta pronta che trova ampio spazio nelle scuole, tra le nuove generazioni, e nelle mense. Un Regolamento vasto e ambizioso come quello comunitario deve essere chiaro, non lasciare spazio a interpretazioni equivoche laddove si parla di deroghe per determinate tipologie di contenitori”, fa presente Conforti a Fresh Cut News. “Abbiamo buttato giù un position paper per le imprese associate e seguiamo con grande attenzione l’evolversi della situazione; sappiamo che il Governo italiano è dalla nostra parte, ma è sui tavoli di Bruxelles, nelle varie Commissioni e al Parlamento Europeo, che si gioca la partita”.
Concetti che UIF ha esplicitato anche in un comunicato stampa elaborato nei giorni scorsi dove il Gruppo mette i puntini sulle “ì”: “Pur condividendo lo spirito e l’intento della proposta, la procedura di approvazione del regolamento potrebbe incorrere in alcune criticità”. L’Associazione, di conseguenza, “monitora attentamente l’iter della proposta e sta svolgendo interlocuzioni istituzionali al fine di sensibilizzare le parti interessate sulle gravi ripercussioni che alcune prescrizioni potrebbero avere sul settore”.
“Siamo convinti che sia fondamentale assicurarci che il Regolamento sia scritto in modo chiaro e inequivocabile per evitare che possa essere interpretato in modo differente da Paese a Paese e applicato in maniera inutilmente restrittiva in alcuni di questi, andando a penalizzare un determinato settore”, l’affermazione attribuita ad Andrea Battagliola, presidente del Gruppo. “Sarebbe, infatti, grave se il Regolamento permettesse l’eliminazione indiscriminata degli imballaggi monouso al di sotto di 1,5 kg senza una giustificazione derivante da una solida base scientifica”.
La IV Gamma in Italia, ricorda la nota stampa UIF, ha chiuso il 2022 con un valore complessivo di 982 milioni di euro, impiega circa 30.000 persone ed entra regolarmente nel carrello di ben 20 milioni di famiglie. Tali numeri “denotano il successo di una categoria di prodotti che risponde alle moderne esigenze nutrizionali, favorendo enormemente le occasioni e lo stimolo al consumo di frutta e verdura fresche, mettendole facilmente e rapidamente a disposizione dei consumatori”.
UIF ricorda, inoltre, che per la IV Gamma “il packaging è fondamentale” perché “contribuisce a garantire la sicurezza igienico-sanitaria e la qualità organolettica degli alimenti, a preservarne i valori nutrizionali e a prolungarne la conservazione e la shelf-life”. Inoltre, l’imballaggio “facilita le operazioni di trasporto, garantendo l’integrità dei prodotti e favorendo, al tempo stesso, una corretta comunicazione nei confronti del consumatore. Infine, gli imballaggi riducono gli sprechi alimentari e assicurano un importante risparmio di risorse a monte, contribuendo anche a mitigare il livello di emissioni di CO2 correlate”. (m.ald.)