Belgravia, il residuo zero spinge il fatturato: “Puntiamo sull’estero, ma la GDO…”

Le baby leaf a residuo zero certificate “spingono” Belgravia, che dopo aver archiviato il 2022 con un fatturato di 34 milioni di euro (4 milioni in più dell’anno precedente) ha iniziato il 2023 con il conseguimento di due prestigiosi riconoscimenti: uno all’International Private Label Selection (IPLS) Award, concorso riservato alle aziende espositrici della fiera bolognese Marca che mirava a selezionare i prodotti, le idee e i progetti più appetibili per i mercati esteri; l’altro a “Imprese Vincenti”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali italiane, dove Belgravia ha vinto nella sezione agribusiness.

“Come noto per la IV Gamma non sono momenti facili, ma i nostri sforzi in termini di innovazione e sostenibilità stanno assicurando risultati apprezzabili”, spiega Andreacristina Camozzi, che nell’azienda di famiglia segue il marketing. “L‘Italia resta il nostro principale mercato di riferimento, con il 70% circa del valore; ora siamo impegnati per espanderci Oltralpe, in particolare nell’Est Europa, dalla Polonia alla Cechia, dalla Slovacchia alla Croazia, fino all’Ucraina con cui manteniamo rapporti commerciali nonostante il conflitto bellico”.

La carenza di materia prima ha influenzato il trend dei primi due mesi dell’anno, conclusi con un lieve calo dei volumi commercializzati rispetto all’analogo periodo del 2022, ma il giro d’affari si mantiene in linea con le previsioni. “La nostra politica è protesa a intercettare i trend e le richieste del consumatore, sempre più attento all’aspetto ambientale“, aggiunge Camozzi. “Il residuo zero è una novità e deve trovare il suo spazio, beneficiare di una categorizzazione, all’interno del mercato e degli scaffali della GDO, che oggi non sempre è facile trovare. Con una delle catene più innovative lavoriamo bene e ci auguriamo che anche altre insegne si aprano e diano lo spazio che merita al residuo zero, nel rispetto delle altre referenze, senza cannibalizzare altri fresh cut”.

E la marginalità, uno dei nodi strategici nella IV Gamma? “Le catene alle quali ci si siamo rivolti chiedendo un adeguamento hanno parzialmente riconosciuto le problematiche legate alla crescita dei costi”.

Novità in vista? “Stiamo lavorando sul packaging – risponde Andreacristina Camozzi – studiamo ulteriori soluzioni per innovare e rendere sempre più sostenibili le confezioni, in linea anche con quelli che diventeranno i dettami legislativi. E i clienti sono interessati”.

Mirko Aldinucci
mirko.aldinucci@freshcutnews.it

In apertura  la foto del Team Sales & Marketing Belgravia. Da sinistra: Ievgeniia Tymchenko, Andreacristina Camozzi e Monia Celegato.

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi ogni giorno
le più importanti notizie dal mondo dell’ortofrutta.

Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter!