La filiera agroalimentare è compatta nel considerare le nuove tecniche genomiche (NGTs, in Italia note anche come Tecniche di Evoluzione Assistita) imprescindibili per il futuro dell’agricoltura. È quanto emerge dal Position Paper presentato il 14 marzo da Cl.uster A.grifood N.azionale in collaborazione con CREA e Federchimica Assobiotec.
“Semplificare la regolamentazione a livello europeo è un’azione fondamentale per favorire l’accesso a questi preziosi strumenti di innovazione. Auspichiamo che l’Italia confermi un approccio finalizzato a garantire una normativa chiara, lineare e in tempi certi e brevi, che ci consenta di cogliere questa importante opportunità”. Questo il commento di Clara Fossato, portavoce di Cibo per la mente, il Manifesto per l’innovazione in agricoltura sottoscritto da 15 associazioni (Aisa, Federchimica Agrofarma, API, Assalzoo, Assica, Assitol, Federchimica Assobiotec, Federchimica Assofertilizzanti, Assosementi, Compag, CIA-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, UNAItalia, Uniceb).
“L’attuale legislazione applicabile alle NGTs risale a più di venti anni fa e non è più adeguata a recepire i vantaggi di queste tecnologie”, aggiunge Fossato. “Le istituzioni europee sono chiamate ad adottare una regolamentazione che ci consenta di disporre dell’innovazione necessaria a superare le criticità che stiamo affrontando. Abbiamo le soluzioni per farlo, ma dobbiamo poterle applicare. Ci aspettiamo che la politica italiana giochi un ruolo importante a sostegno di questa decisione, perché non possiamo permetterci di ignorare le opportunità offerte dalle NGTs nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti”.
“Al tempo stesso – prosegue Fossato – non possiamo prescindere dal rilancio della ricerca pubblica in campo. In Italia abbiamo un know how che va sostenuto e potenziato attraverso investimenti significativi. Per troppo tempo la sperimentazione in campo è rimasta un tabù. È giunto il momento di invertire questa tendenza e di contrastare la cultura antiscientifica. È fondamentale quindi favorire una corretta informazione, per aiutare l’opinione pubblica a superare determinati preconcetti. Il nostro settore non può prescindere dall’innovazione se vuole assicurare la sostenibilità ambientale ed economica dell’agricoltura”.
Cibo per la mente è un appello e un progetto della filiera agroalimentare italiana rivolto ai decisori europei per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di investimenti in innovazione e ricerca nel campo dell’agricoltura e dell’industria alimentare.