Grande soddisfazione viene espressa dalla Fiera di Pordenone che, si legge in una nota stampa, “si conferma palcoscenico di riferimento mondiale per gli eventi dedicati alla produzione innovativa e sostenibile di cibo in acqua e a terra”. Il riferimento è all’edizione 2023 delle tre manifestazioni AquaFarm, che ha fatto la parte del leone, NovelFarm, piccola ma ben organizzata e AlgaeFarm concluse con “numeri di tutto rilievo”.
I visitatori hanno visto una crescita del 62% rispetto al 2022 e + 25% se il valore viene confrontato all’ultima edizione pre-covid. Numeri positivi anche se si guarda ai 130 espositori, il 25% proveniente dall’estero, nei quasi 7.000 mq di area espositiva nei padiglioni 4 e 5.
Come a ogni edizione punto di forza delle tre manifestazioni sono risultati i contenuti con oltre 30 conferenze in programma con 150 relatori provenienti da tutto il mondo. Le tematiche sono state quelle più attuali nei vari settori.
NovelFarm, sottolinea la fiera friulana, “è un evento unico in Italia per la focalizzazione esclusiva sul fuori suolo e sul vertical farming, argomenti generali che consentono di affrontare tempi di grande interesse per la comunità dei “growers” italiani e spesso collocati sulle frontiere della ricerca”.
Per fare un esempio, “la genetica e le selezioni varietali per il vertical farming hanno portato a ribadire da parte di ricercatori e operatori la richiesta di aprire le porte alla ricerca anche in Italia sulle NBT, le New Breeding Techniques, a partire dalle applicazioni di CRISPR. L’obiettivo non si limita a ottenere più velocemente varietà attrattive per il mercato, ma di ri-domesticare (de novo domestication) le specie coltivate e anche altre “nuove” di grande potenziale proprio per il nuovo ambiente di coltura rappresentato dalle vertical farm”.
Intanto il fuorisuolo continua a crescere. Non solo è considerato un fattore strategico anche dalla FAO per sfamare in modo sostenibile e sicuro la popolazione mondiale; ormai un segmento di largo consumo come la IV Gamma lo ha adottato come una tecnica primaria per le sue esigenze, che ruotano attorno alla necessità di accorciare le catene logistiche, eliminare i residui, destagionalizzare l’offerta e adattarsi alle richieste del pubblico in tempo quasi reale, come è stato spiegato nella sessione dedicata organizzata in collaborazione con la nostra testata FreshCut News.
In vertical farm crescono da tempo vegetali non dedicati all’uso alimentare, per esempio le officinali, il foraggio di alta qualità per i vitelli, e persino quelle specie che possono essere utilizzate come “fabbriche molecolari” di principi attivi, sostanze industriali e persino vaccini e antibiotici. Tutte tematiche di una sessione molto partecipata.
L’evoluzione tecnologica, infine, anche in questa edizione ha offerto novità, a partire dalla nuova tecnica della fogponica, sviluppo dell’aeroponica, alla sempre maggiore sofisticazione della strategia di illuminazione e fertirrigazione, all’automazione.