Dodici milioni di investimenti in tre anni per migliorare la qualità dei prodotti e le condizioni di lavoro dei dipendenti nel segno della sostenibilità. Con un progetto green in rampa di lancio: un maxi impianto fotovoltaico sul tetto dello stabilimento di San Paolo d’Argon.
Ad annunciare i piani di sviluppo di Bonduelle Italia in un articolo apparso su L’Eco di Bergamo è stato Federico Odella, 42 anni, dallo scorso luglio amministratore delegato della divisione italiana del colosso francese.
“Il progetto dell’impianto è stato avviato prima del caro gas – spiega Odella – ma l’iter delle autorizzazioni è lungo e complesso. Comunque i lavori sono in fase di avvio, l’impianto sarà operativo a marzo 2023. A San Paolo d’Argon verranno installati circa 2.400 pannelli su superficie coperta di 6.800 mq. Un impianto analogo verrà realizzato a Battipaglia”.
“A regime, con energia autoprodotta da fonti rinnovabili riusciremo a coprire circa 15% del nostro fabbisogno annuo che è di 12 GHw, sette dei quali per lo stabilimento di San Paolo d’Argon dove vengono lavorate 160 milioni di buste di insalata l’anno”, ha aggiunto. “Il piano di investimenti da 12 milioni da qui al 2024 è nel segno della sostenibilità e ci permetterà di avere sempre impianti d’avanguardia per migliorare la qualità dei prodotti e le condizioni di lavoro dei collaboratori, molti dei quali donne. ‘La persona al centro’ per noi non è uno slogan”.
“Oggi tutte le buste per le insalate sono fatta con plastica riciclata”, ha aggiunto il manager. “Abbiamo, inoltre, ridotto lo spessore delle latte delle conserve risparmiando, in Europa, 1.500 tonnellate di alluminio in 3 anni. Il materiale che le avvolge non è più in plastica ma in cartoncino 100% riciclabile e certificato Fsc. Nel 2019 abbiamo lanciato, prima azienda in Italia, il mais senza pesticidi, nel 2020 è stata la volta dell’insalata iceberg”.
“Lo scorso anno sono stati introdotte diverse verdure surgelate senza pesticidi con l’obiettivo di ampliare la gamma. Bonduelle è impegnata affinché tutti i produttori di ortaggi freschi abbandonino, entro il 2025, l’impiego di pesticidi. Grazie alla gestione della rete idrica, abbiamo ridotto il consumo di acqua del 5,9%. Le insalate vengono lavate limitando gli sprechi: per 100 gr di insalata utilizziamo 2,5 litri di acqua, indicativamente 10 volte meno dell’acqua utilizzata nel lavaggio a casa. Un discorso, quello della sostenibilità, che Bonduelle porta avanti insieme all’intera filiera, produttori in primis. Oggi l’80% delle verdure fresche che lavoriamo viene coltivato in Italia e Bergamo è uno dei territori più importanti”.
“La crescita dell’inflazione non aiuta anche se, al contrario di molti generi alimentari, la IV Gamma non ha subito aumenti di prezzo. Detto questo, la marginalità in questo momento è bassa. Le insalate Bonduelle si posizionano nel segmento premium ma ci confrontiamo con un mercato che per oltre il 60% è coperto da insalate a MDD. Questo purtroppo comporta una compressione del valore lungo tutta la filiera”.