Ambruosi & Viscardi, più IV Gamma e una nuova linea a residuo zero

Grazie agli investimenti in energie rinnovabili, l’azienda Ambruosi & Viscardi, che produce insalate di prima e IV Gamma, riesce ad attutire lo tsunami economico legato alla crisi energetica, anche se la grave crisi del comparto necessita comunque di adeguamenti dei listini che in parte sono già stati riconosciuti dalla GDO:

L’azienda marchigiana chiuderà il 2022 con un aumento del fatturato anche grazie alle insalate pronte da cuocere la cui domanda cresce a doppia cifra e si prepara, contemporaneamente, a lanciare, il prossimo ottobre, una linea a residuo zero. Ne parliamo con Nicola Ambruosi (nella foto), socio dirigente dell’impresa agricola in un’intervista esclusiva per Fresh Cut News.

– Come sta andando la campagna, quest’anno?
“Il clima è stato quello che è stato. Lo sappiamo tutti. Sicché stiamo cercando di aumentare la quota di prodotto destinata alla IV Gamma che normalmente è il 70% di quello che produciamo, di un ulteriore 5% circa, riducendo quella destinata alle insalate di prima gamma. Anche se produciamo prevalentemente insalate invernali, la crisi climatica estiva ci ha toccato e registriamo una perdita di volumi del 30% della varietà di spinacio adulto”.

– Perché state aumentando la quota di volumi destinati alla IV Gamma?
“Stiamo spingendo sulle referenze delle insalate pronte da cuocere che crescono sul mercato del 30%. Grazie a queste referenze e al fatto che, già in tempi non sospetti, ci siamo dotati di impianti di energie rinnovabili, quest’anno chiuderemo con un fatturato in crescita del 9%, da 27,5 milioni registrati l’anno scorso, ai 30 previsti per la fine di quest’anno”.

– Parliamo di crisi energetica. La vostra produzione di energia rinnovabile quanto riesce a soddisfare del fabbisogno aziendale?
“Abbiamo un impianto fotovoltaico da due MW che, in estate, quando ci sono lunghe ore di esposizione solare, arriva a soddisfare anche il 70% del fabbisogno energetico dell’azienda, mentre in inverno siamo sul 40%. Produciamo inoltre biogas con un sistema a circolo chiuso che impiega come biomassa gli scarti della produzione di insalate, ma in questo caso, l’energia elettrica derivata, viene rivenduta alla rete”.

– Con questi ‘cuscinetti’ che ammortizzano gli effetti negativi della grave crisi congiunturale attuale, come stanno andando i rapporti con la GDO?
“Abbiamo ottenuto un adeguamento dei listini del 5% ma servirebbe un ulteriore 10% per ricreare un equilibrio nel rapporto tra costi di produzione e reddito agricolo”.

– Sul fronte innovazione quali sono le novità?
“A ottobre lanceremo una linea a residuo zero frutto di alcuni anni di lavoro di ricerca”.

Mariangela Latella

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