Digitalizzare il settore dell’ortofrutta attraverso la creazione di un algoritmo che consenta di prevedere le variabilità del meteo e le conseguenti variazioni di prezzo: è l’ambizioso obiettivo de L’Orto di Jack, start up nata nel 2017 da un’idea di Giuseppe Carciati che ha costruito a Milano un’azienda che oggi serve ristoranti e hotel di fascia medio alta con prodotti freschi di qualità.
Giuseppe Carciati, founder e Co-Ceo dell’azienda lo ha detto chiaro e tondo: “Abbiamo lanciato L’Orto di Jack unendo le esperienze di successo nel mondo della ristorazione a un forte know-how nelle funzioni core dell’approvvigionamento dell’ortofrutta. Da ristoratori abbiamo toccato con mano le inefficienze del modello distributivo attuale e abbiamo visto un’evidente possibilità di disruption nel portare la trasformazione digitale in un settore spesso fermo agli anni ‘70”
E Caterina Cadeo, responsabile comunicazione de L’Orto di Jack, ha spiegato a Il Giornale d’Italia: “Vogliamo diventare il primo player omnichannel in Italia, sviluppare una rete di negozi retail su strada, potenziare e ampliare il nostro sito e-commerce B2C che consegna ai privati e allargare la nostra rete B2B di consegna all’ingrosso ai ristoratori, quindi al settore HORECA”.
Come? “Principalmente tracciando la filiera, digitalizzando la metodologia dell’ordine che il ristoratore potrà fare online e soprattutto con la creazione di un algoritmo che ci permette di studiare lo storico e analizzare i dati che ci consentiranno di prevedere anche le variabilità dei prezzi che cambiano anche da un giorno all’altro, soprattutto a causa del meteo. Questo algoritmo ci darà la possibilità di studiare le variabilità del tempo e le conseguenti variazioni di prezzo, dando così ai nostri clienti una previsione di quanto andranno a spendere per l’ordine che faranno”.
La recente partnership con illimity permetterà, al 2025, stando alle intenzioni dei responsabili aziendali, “di aprire 80/100 negozi e di arrivare ad un fatturato di 80/100 milioni di euro, che comprenderanno tutta la nostra parte di retail B2B e B2C, con un EBITDA di almeno 10 milioni”.