Rago: Oneri energetici insostenibili, l’innovazione è la via maestra per resistere

IV Gamma in rosso nel bilancio energetico e anche se la GDO sta venendo incontro ai produttori con alcuni aggiustamenti dei listini, gli operatori del settore viaggiano a vista, anzi a ‘svista’ dato che la caduta del Governo Draghi ha rinviato ad libitum, fra l’altro, anche la legge di stabilità che prevedeva circa 23 miliardi di aiuti su cui le imprese di IV gamma, considerate energivore, contavano per tirare il fiato in una situazione ormai diventata asfissiante.

La soluzione per i player che hanno ancora la possibilità finanziaria di investire, è puntare su nuovi prodotti e innovazioni tecnologiche. Tra i trend di prodotto emergenti, le microleaf, una via di mezzo, per dimensione, tra baby leaf e microgreen.

Ne parliamo con Rosario Rago, presidente dell’omonimo gruppo di IV Gamma della Piana del Sele, in un’intervista esclusiva per Fresh Cut News, rilasciata all’indomani della sfiducia al Governo Draghi votata da M5S, Lega e Forza Italia che ha determinato l’irrevocabilità delle sue dimissioni e lo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“La situazione non è certamente delle migliori per il comparto di IV Gamma – afferma Rago – e la crisi di Governo, che ci è caduta tra capo e collo, senza che fosse neanche lontanamente immaginata vista la grave situazione politica ed economica globale in cui ci troviamo, la porta ai limiti del disastroso”.

– Quali sono le principali criticità?
“Innanzi tutto sul fronte del bilancio energetico siamo tutti in rosso. Il costo dell’energia è più che raddoppiato e, anche se la GDO sta venendo incontro ai produttori con alcuni aggiustamenti sui listini, questi non sono sufficienti ad arginare il problema. La situazione è ancora peggiore per le coltivazioni in vertical garming. Lo vediamo nella nostra piccola serra indoor che usiamo come laboratorio per testare nuove varietà. Lì i costi energetici sono assolutamente insostenibili. Tuttavia non smettiamo di testare. L’innovazione varietale è una delle chiavi di volta per il settore”.

– Avete allo studio nuove cultivar per la IV Gamma?
“Stiamo testando circa 200 varietà di micro leaf, una via di mezzo tra microgreen e baby leaf. Abbiamo iniziato a testarle un paio di anni fa su espressa richiesta del mercato inglese con cui lavoriamo abitualmente. Allora partimmo con un primo piccolo carico. Ora abbiamo iniziato i test di ‘laboratorio’ e se le cose vanno come ci si aspetta, a novembre faremo i primi test in serra e per l’inizio dell’anno nuovo potremmo pensare a fare i primi test commerciali”.

– Come sta navigando il Gruppo Rago nelle acque tempestose di questa congiuntura economica di mercato?
“Dall’inizio dell’anno, sul fronte dei volumi, non ci possiamo lamentare perché registriamo una crescita tra il 5 e il 7%”.

– E sul fronte del valore?
“Li il discorso cambia. La crescita, sempre se si può parlare di crescita, si attesta tra l’1 e il 3%. In pratica abbiamo perso tra i 4 e i 6 punti percentuali di valore. La perdita di valore è stato un processo costante negli ultimi venti anni e adesso siamo arrivati ai minimi termini”.

– Ora che più che mai urge il Tavolo di IV Gamma: cosa succederà con la caduta del Governo?
“Temo che si rinvierà tutto a dopo le elezioni. Con la caduta del Governo, peraltro, rimangono al palo anche tante iniziative finanziarie considerate fondamentali per il settore  in tempi in cui si va avanti in apnea e sull’orlo dell’asfissia”.

– Per esempio quali?
“Stop all’erogazione dei 23 miliardi previsti dalla legge di stabilità a sostegno delle imprese. Anche per i decreti attuativi del decreto Agroenergie, che dovevano ancora essere emanati; per le risorse del PNRR e in genere a tutte le misure PAC legate al primo pilastro ossia a gli aiuti diretti dallo Stato”.

– Il Gruppo Rago ha anche coltivazioni a campo aperto. Avete mai pensato di riconvertirle a colture che in questo momento sono più redditizie, come ad esempio quello cerealicole?
“No. Noi continueremo a produrre quello che abbiamo sempre fatto. Questo è un momento per consolidare, con i volumi, la nostra quota di mercato. Peraltro, le colture cerealicole, anche se hanno subito un’impennata dei prezzi, non arriveranno mai a generare i margini che gli impianti altamente tecnologici, come quelli di IV Gamma, hanno bisogno per creare profitto”.

– L’euro si deprezza, i tassi creditizi, le borse crollano e l’inflazione galoppa. Lei crede ancora all’ingresso della finanza e dei fondi finanziari in agricoltura?
“È dura crederci ma se un’azienda ha i bilanci a posto non dovrebbero esserci problemi”.

– Cosa può fare il settore di IV Gamma, adesso, per superare la sfida di mercato in atto?
“Servono assolutamente azioni di riposizionamento sul mercato. Bisogna spiegare bene al consumatore finale, tutto il valore aggiunto che c’è dietro questa filiera”.

Mariangela Latella
maralate@gmail.com

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