“Ricerca e innovazione per i prodotti ortofrutticoli ad alto contenuto di servizio” è il titolo del workshop in programma nella mattinata di martedì 28 giugno a Pontecagnano (Salerno) che coinvolgerà diversi attori della filiera della IV Gamma e farà il punto sul progetto PON R&I 2014-2020 “POFACS”, dedicato alla conservabilità, qualità e sicurezza dei fresh cut.
Il progetto include tre partner pubblici (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, con 10 sedi operative, Università di Foggia, Università di Catania) e dieci partner privati coinvolti in diversi settori della supply chain.
Coordinato dal CREA di Pontecagnano e patrocinato dalla Società di Ortoflorfrutticoltura, l’evento del 28 giugno inizierà alle 10.15 con gli interventi di saluto di vari esponenti del CREA, autorità e rappresentanti MIPAAF. A seguire, il workshop entrerà nel vivo con la presentazione del progetto da parte del coordinatore Teodoro Cardi e l’illustrazione delle attività selezionate.
Alle 12 è prevista una tavola rotonda con Gianluca Boccagna in rappresentanza di UIF-IV Gamma; Gaetano Pascariello, di CIA Salerno; Vito Busillo, presidente di Coldiretti Salerno e del Consorzio Rucola Piana del Sole IGP; Rosario Rago di Confagricoltura Salerno; Elisabetta Pellegrini, buyer ortofrutta fresca e IV-V Gamma di Coop Italia; Claudio Scalise, di SG Marketing; Alessandro Banterle, dipartimento di Scienze e Politiche ambientali dell’Università di Milano. Moderatore Mirko Aldinucci, coordinatore di Fresh Cut News.
L’obiettivo generale del progetto POFACS è il miglioramento della conservabilità, della qualità, della sicurezza e della sostenibilità dei prodotti ortofrutticoli ad alto contenuto di servizio, cioè quei prodotti di facile e pronto impiego, che dopo la raccolta e prima della vendita, subiscono processi minimi di trasformazione. Le principali sfide di questo settore sono aumentare la sostenibilità e l’efficienza d’uso delle risorse, estendere la shelf-life e aumentare la qualità post-raccolta. Tali obiettivi possono essere raggiunti attraverso: innovazioni nella gestione colturale, interventi di valorizzazione della biodiversità vegetale esistente o di nuove varietà, la messa a punto di protocolli produttivi specifici e di innovativi processi tecnologici, lo sviluppo di modelli previsionali.
Nel progetto, organizzato in 9 obiettivi realizzativi (per un totale di 87 attività tra ricerca industriale e sviluppo sperimentale), verranno acquisite nuove conoscenze e tecnologie di produzione e conservazione a basso impatto ambientale e ad elevata sostenibilità economica.