Noberasco ha lanciato ai primi di maggio una Barretta 100% Italia, nuove creme spalmabili da filiera italiana e la nuova linea Viva Break.
Le barrette Viva Break si aggiungono alla gamma di barrette realizzate con frutta e arricchite da gocce di cioccolato: ricche di fibre, senza glutine e senza olio di palma e vantano una lista di ingredienti breve e trasparente dove a essere protagonista è la frutta in diverse percentuali, impreziosita dalle gocce di cioccolato.
La Barretta 100% Italia con nocciole e mela di filiera è realizzata con materie prime italiane e prodotta interamente sul territorio: è ricca di fibre, senza glutine e senza olio di palma.
Noberasco è inoltre approdato nel mercato delle spalmabili vegetali con la Crema di Arachidi Italiane e il Burro di Arachidi Italiano. Sono caratterizzate dal sapore intenso delle arachidi 100% italiane e tracciabili – grazie alla tecnologia blockchain, prive di lattosio e di palma, ricche di proteine di origine vegetale.
Ne parliamo con Mattia Noberasco, amministratore delegato di Noberasco Spa, in un’intervista esclusiva per Fresh Cut News.
– In cosa consistono le novità di prodotto che state lanciando?
“Abbiamo sviluppato la gamma ‘Filiera 100% Italiana’ arricchendola di un nuovo prodotto. Una barretta da filiera certificata italiana attraverso la nostra blockchain. Si tratta di un prodotto snack che estende il nostro range di barrette e lo innova anche grazie al fatto che quella di cui parliamo, è composta al 100% frutta. Questo è un prodotto che vendiamo singolarmente, è rivolto soprattutto al consumo ‘on the go’ per cui l’obiettivo è quello di svilupparlo con nostri i clienti partner del fuori casa. Abbiamo poi tre barrette che fanno parte di una linea del tutto nuova che si chiama ‘Viva break’ e che ha come componente centrale la frutta: rappresenta mediamente il 40-50% del prodotto. Le vendiamo anche in multipack. Presentiamo tre referenze che hanno anche un aspetto goloso perché abbiamo aggiunto delle gocce di cioccolato. L’obiettivo è quello di proporre uno snack pratico e tascabile. Con alcuni clienti siamo già partiti con la distribuzione e sono sugli scaffali dai primi di maggio”.
– Quali sono i trend di mercato che considera emergenti dopo due anni di pandemia?
“Mi sembra che il tema delle proteine vegetali sia quello più attuale. Una proposta alternativa alle proteine animali per equilibrare la dieta. In questo devo dire che i nostri lanci sono in trend rispetto alla richiesta emergente. Abbiamo appena proposto, infatti, due spalmabili a base di arachidi, che tra i legumi, sono tra i più proteici”.
– Di che si tratta?
“È la grande novità che abbiamo lanciato a Cibus. Due creme e un burro di arachidi. Quest’ultimo è impropriamente chiamato così perché il consumatore lo conosce con questa terminologia. In realtà è un prodotto iper-naturale proveniente anch’esso da arachide 100% italiana e quindi da filiera certificata tramite blockchain. Si colloca tra gli arricchitori proteici vegetali molto usati, ad esempio, dagli sportivi. Per i palati più fini, inoltre, presentiamo una crema che è sempre a base di arachidi italiani ma ha una texture molto più soft. Abbiamo pensato a questo prodotto come ad uno snack con funzione di rompi-fame o per il consumo a fine pasto”.
– Qual è l’andamento del settore bio?
“Diciamo che, dal 1998, quando abbiamo lanciato la prima referenza biologica, siamo arrivati a realizzare un assortimento completo che oggi occupa un buon 20% del nostro fatturato ed è in crescita continua con un +30% l’anno, anche perché riscontra un interesse crescente da parte dei consumatori. Tuttavia, dal punto di vista dell’offerta, si è stabilizzato”.
– Come sta andando la materia prima frutta secca sul mercato?
“Subisce come tutti i prodotti degli incrementi di prezzo che, in questo caso, viaggiano tra il 10 e il 15% rispetto all’anno scorso. Un incremento che è impossibile assorbire attraverso la rimodulazione dei margini, per cui stiamo cercando di trovare soluzioni con i nostri clienti. Se non riusciamo a lavorare sui listini dovremo sicuramente alleggerire la leva promozionale”.
Mariangela Latella