V Gamma di pesce e verdure, il business di Naturello

Le zuppe di pesce e quelle orientali di V Gamma sono uno dei trend innovativi maturati durante il blocco pandemico e che si stanno distinguendo in questa prima tornata di fiere post-pandemica. Anche perché offrono ai produttori un maggiore valore aggiunto e permettono loro di affrancare il proprio brand dai prodotti massificati della stessa categoria merceologica in assortimento a marchio del distributore.

Ne parliamo con Naturello SRL, azienda specializzata nei prodotti a base vegetale con un’attività agricola nella zona dei Colli Berici (Vicenza) che si estende su 500 ettari. Ad onor di cronaca, Naturello è il maggior coltivatore europeo di basilico in campo aperto e fra i più importanti di cipolle del continente europeo. L’azienda ha partecipato all’ultimo Cibus, nello stand collettivo de ‘Il buon gusto italiano’ con una serie di novità, tra cui le zuppe di V Gamma che, per l’appunto, mixano verdure e pesce.

Ne parliamo con Stefano Azzoni, direttore commerciale, in un’intervista esclusiva per Fresh Cut News.

– Quali novità proponete?
“In primis, i prodotti da snack a marchio Dippiù che abbiamo lanciato all’inizio dell’anno. Sono spalmabili, hanno il 60-70% di base vegetale e possono essere utilizzati anche per completare piatti oltre che da soli, da aperitivo o pre-pasto. Si pensi alla referenza a base di peperone con cui si possono caramellare le costolette di maiale o di agnello. Con quella a base di rapa rossa, ad esempio, si può fare anche il risotto”.

– E poi?
“Una linea di prodotti etnici orientali sia a base vegetale, sia a base di pesce. Si va dal ramen ai noodle. I particolare, a Cibus abbiamo lanciato il ramen vegetale: i noodle sono sostanzialmente tagliolini all’uovo italiano”.

– Un commento sul mercato?
“Dopo due anni di Covid , che hanno penalizzato il settore di IV e V gamma, adesso registriamo un’impennata dei costi delle materie prime che rendono, tra le dirette conseguenze, i packaging difficilmente reperibili”.

– Come impatta questa situazione sull’attività della vostra azienda?
“Dopo una perdita del 50% di fatturato durante la pandemia, oggi assistiamo ad un riposizionamento dell’azienda sui valori pre-Covid. Al momento la situazione delle materie prime e dell’energia incide in modo particolare sulle referenze per la stagione estiva che però hanno un peso minore sul fatturato generale. Tuttavia, dobbiamo prepararci alla stagione autunnale quando i volumi di zuppe cresceranno: se si confermerà la situazione attuale, l’impatto sarà molto maggiore anche a causa della segmentazione di prezzo delle zuppe, sostanzialmente intorno a 1,99 euro”.

– Come si rimodula, in questa fase, il vostro rapporto con la MDD o private label?
“Noi realizziamo il 95% del fatturato con la private label. Ma questo vale solo per le zuppe di V Gamma. Per gli altri prodotti, che vendiamo anche sul canale gastronomia e in export, lavoriamo maggiormente con il nostro marchio”.

– Come valuta l’attuale ascesa delle zuppe?
“Effettivamente è un mercato che si sta affollando. Noi abbiamo scelto di non pastorizzare i nostri prodotti, quindi manteniamo delle shelf-life piuttosto brevi perché puntiamo sulla qualità garantita dalla freschezza. Cerchiamo di differenziare con ricette che si distinguano rispetto alla massa. Puntiamo a coprire tutte le esigenze del consumatore. Lo scorso autunno, ad esempio, abbiamo lanciato un purè di cavolfiore. Le zuppe di pesce, inoltre, anche se legate al reparto pesca, spesso vengono inserite nei banchi frigo di V Gamma dove creano profondità di assortimento. Con questa categoria merceologica del tutto nuova – siamo in pochi a produrle in Italia – generiamo ormai il 20% del nostro fatturato. E’ un mercato nuovo che offre molte opportunità”.

Mariangela Latella

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