Dopo la battuta d’arresto del 2020, negli scorsi 12 mesi hanno ripreso quota le vendite di IV Gamma a marca del distributore, anche se i valori pre-pandemia non sono stati recuperati: è quanto emerso martedì dal convegno di apertura di Marca byBolognaFiere. Il fatturato 2021 ha toccato quota 451 milioni di euro, 21 milioni in più dell’anno precedente; tra il 2017 (470 milioni) e il 2019 (471 milioni) però il valore era stato ben superiore, con il record di 479 milioni del 2018.
Sugli scaffali della distribuzione moderna sono circa 70mila i prodotti contrassegnati dal logo dell’insegna distributiva, con un posizionamento mediamente del 20-25% in meno dei prodotti a marca industriale. Il 43% degli italiani, stando al report illustrato al convegno, ha dichiarato di aver acquistato nel 2021 in prevalenza prodotti a marca del distributore (MDD). Risulta infatti dalla ricerca che nel 2021 la MDD ha consolidato un percorso di crescita significativo in atto da quasi 20 anni: 11,7 miliardi di euro di fatturato (più che triplicato dal 2003) con una quota di mercato pari al 19,8%.
Le previsioni del protrarsi delle tensioni inflattive per tutto l’anno 2022 rendono probabile un ulteriore aumento delle vendite, già stimati in crescita da The European House – Ambrosetti al 24% di quota di mercato nel 2030 con 15 miliardi di euro di fatturato.
La MDD ha un elevato livello di riconoscibilità tra i consumatori italiani: 1 su 4 dichiara di scegliere il proprio punto vendita abituale proprio per l’offerta dei prodotti MDD. Il 95% dei consumatori italiani conosce almeno una Marca del Distributore e il 78% conosce anche le MDD con nome di fantasia. I prodotti più acquistati sono gli alimentari confezionati, i surgelati, seguiti da prodotti per la cura della casa, la cura della persona, le bevande non alcoliche, gli alimentari freschi, i prodotti per animali.
L’ 81% degli italiani, ancora, ritiene che ci sia stato un progressivo miglioramento nell’offerta della MDD negli ultimi 10 anni. In particolare, il 55% ritiene che la MDD sia attenta ai temi legati all’ambiente e alla sostenibilità, il 50% pensa che la MDD sia attenta ai temi etici e sociali.
Emergono infatti nell’apprezzamento della Marca del Distributore, valori quali la capacità di presidiare ricette ed eccellenze dei territori italiani (rispettivamente 66% e 63%), la valorizzazione dei produttori locali (59%), una risposta adeguata ai bisogni crescenti di salubrità (59%).
È stato analizzato da The European House – Ambrosetti il contributo della MDD alla crescita e al rafforzamento della dimensione industriale e competitiva della sua filiera di fornitura: una rete di 1.500 aziende MDD partner con cui la Distribuzione Moderna instaura relazioni di collaborazione di lungo periodo (nel 50% dei casi superiore agli 8 anni). L’analisi dei bilanci su un campione rappresentativo di 610 aziende MDD partner negli ultimi 8 anni (2013-2020), suddiviso in tre cluster in base alla quota di fatturato generato con la produzione di prodotti a Marca del Distributore, dimostra che le aziende della filiera alimentare che fanno Marca del Distributore hanno performance economiche, occupazionali e reddituali migliori delle altre aziende del settore alimentare. La performance media annua nel periodo 2013-2020 aumenta al crescere della quota di fatturato generato con la Marca del Distributore.
Marco Pedroni, presidente di ADM, ha sottolineato l’importanza della MDD nella difesa del potere d’acquisto dei consumatori e per l’economia italiana: “La MDD ha saputo rappresentare sia durante la crisi pandemica che nella drammatica fase attuale un presidio di sicurezza e di quotidianità. E’ un volano di amplificazione dell’incredibile offerta alimentare che caratterizza il nostro Paese. Con la MDD si può dimostrare che qualità, ampiezza della gamma e convenienza sono assolutamente compatibili”.
Valerio De Molli, managing partner & CEO di The European House – Ambrosetti ha fatto presente che “l’acquisto di prodotti a MDD ha abilitato, solo nel 2021, un risparmio complessivo pari a 2,1 miliardi di euro, pari a circa 100 Euro per famiglia, a fronte di un’offerta di qualità e ad altro contributo di innovazione e sostenibilità”.
Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia, ha illustrato la ricerca sottolineando come “i consumatori hanno percepito un progressivo miglioramento della MDD negli ultimi 10 anni e le riconoscono oggi di aver ‘democratizzato la qualità’, rendendo accessibili a molti – per prezzo e facile reperibilità – prodotti precedentemente confinati in un ambito di ‘specialità’ elitario od occasionale”,
“Quello dell’agricoltura – ha detto Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – è uno dei settori più colpiti dalla crisi che stiamo attraversando. Auspico che a livello europeo si possa identificare un percorso comunitario di crescita che favorisca la tutela della produzione e implementare gli investimenti in nuove tecnologie necessari a rispondere alle esigenze di quel consumatore evoluto che la ricerca presentata oggi ci ha mostrato già maturo nel compiere scelte d’acquisto consapevoli”. (m.a.)