La start-up FrescoFrigo fondata e guidata da Enrico Pandian (nella foto), arriva alla ricapitalizzazione e punta a installare entro l’anno, in diversi Paesi, altri 250 distributori smart e modulari di cibo ready to eat. Una strategia che si inserisce nella “corsa” dei catering verso l’occupazione di quote di un mercato prima presidiato dal canale della ristorazione: quello dei servizi agli uffici o delle mense che con il Covid e la crescente carenza di liquidità delle aziende, in questa fase congiunturale, hanno perso parecchio terreno.
“Abbiamo appena avviato un aumento di capitale da 1,5 milioni di euro – spiega Pandian -. Un milione proviene da un fondo di investimento composto da capitali di ventura; attualmente i nostri investitori sono Cassa Depositi e Prestiti, Digital Magics, Club investitori Torino e altri 216 soci. Per quanto riguarda gli altri cinquecentomila euro, puntiamo a raccoglierli tra piccoli investitori per importi da 500 euro a 10mila euro. Con l’aumento di capitale, abbiamo dato il via ad un piano di espansione internazionale che cambia anche il nostro posizionamento di mercato”.
Se prima FrescoFrigo vendeva il suo brand in abbinata alla tecnologia, con l’obiettivo di creare degli ‘erogatori di alimenti’ (freschi, freschissimi o anche secchi) on the go in una sorta di rete a marchio, adesso ha scelto di vendere solo la tecnologia e mettere a disposizione dei brand, anche di IV e V Gamma, i distributori automatici, rinunciando alla visibilità.
Così gli operatori di IV e V Gamma, e di altri settori dell’Agri-food, avranno un frigo suddiviso per scomparti dove è possibile collocare materia prima come, ad esempio, spinaci, lattughini, rucola o pomodori, tutti rigorosamente già tagliati e lavati e pronti al consumo e comporre le insalate sul momento a piacimento, usando i packaging inseriti nello stesso distributore automatico, che variano di forma e dimensioni.
I distributori automatici FrescoFrigo, che sono poi frigoriferi smart, come li definisce Pandian, danno così la possibilità alle grandi aziende di fresh cut di realizzare dei punti vendita monomarca direttamente dentro gli uffici o in altri canali di approvvigionamento diretto, come le mense, ad esempio, bypassando il problema dell’erosione dei margini di guadagno a cui il settore sta assistendo in questo periodo.
Ma come funziona la macchina? “L’utente prende il prodotto desiderato – dice Pandian – e compone la sua Bowl. La tecnologia inserita nella macchina ne calcola il valore basandosi sul peso. Nel 2020 abbiamo raggiunto ricavi per quasi 500mila euro e, nel 2022, supereremo quota 1,1 milioni di euro anche grazie all’espansione geografica già avviata ma pronta all’implementazione massiva”.
“Abbiamo già avviato il primo progetto di catering a Vienna con l’installazione di 40 smart frigo in uffici della capitale austriaca”, conclude Pandian. “Stiamo lavorando con 150 macchine installate, su Roma, Milano, Torino, Londra, Dubai e poi Canada, Francia. Abbiamo ricevuto ordini per altre 280 macchine e prevediamo di installarne 250”.
Mariangela Latella