L’impennata dei costi delle materie prime ancora non trova la quadra sui contratti di IV Gamma, alla ricerca di un bilanciamento tra giusta remunerazione dei produttori e strategie di calmieramento dei prezzi da parte della GDO, che si interfaccia con un consumatore impoverito.
Alcuni grandi industriali del settore cominciano a dire “no” di fronte ai retailer che non riconoscono le mutate condizioni di mercato che gravano sui produttori. Se da un lato saltano i primi rinnovi di accordi storici, dall’altro questa è l’occasione per altri player, magari più spregiudicati, di conquistare, sgomitando, quote di mercato laddove possono (della serie: è il mercato bellezza!). Ciò rivela una certa debolezza della categoria che si dimostra meno compatta di quanto ci si sarebbe aspettato su un fattore, quello dei prezzi, su cui i padri del settore, oltre trent’anni fa, hanno costruito un vero e proprio miracolo economico dal nulla, creando un comparto di eccellenza europea e globale.
Oggi, con uno scenario mutato e dopo due anni di Covid, si stenta ancora a recuperare i 200 milioni di euro (del miliardo complessivo di valore della categoria pre-Covid) persi per strada. E questo nonostante il ritorno dell’attenzione del consumatore.
Ne parliamo con Gianfranco D’Amico, amministratore delegato di Bonduelle Fresh Europe in un’intervista esclusiva per Fresh Cut News.
– D’Amico, è vera la notizia di una mancata chiusura di accordi con alcune importanti catene italiane che non vi hanno riconosciuto l’aumento dei listini?
Gli aumenti dei costi su tutti gli elementi produttivi, dalle materie prime all’energia, dal costo del lavoro fino ai trasporti, richiedono grande senso di responsabilità in tutti gli attori della filiera, dagli agricoltori ai consumatori, passando dall’industria e dalla distribuzione. I nostri produttori ci stanno chiedendo di recuperare i costi sostenuti e con il nostri partner stiamo cercando di mettere in atto strategie condivise per una equa ripartizione dei costi. Anche la distribuzione sta facendo la sua parte. Non le nego che osserviamo delle risposte non sempre omogenee tra i vari attori della distribuzione e persino nelle differenti categorie merceologiche.
– E’ vero che non avete rinnovato proprio con uno dei più importanti retailer italiani e in particolare con alcuni suoi associati del Nord Italia?
A noi non risultano particolari problematiche. Data la velocità di questa categoria, le relazioni con i clienti di riferimento sono in costante e continua evoluzione.
– Come considera l’attuale situazione di mercato, che vede alcuni produttori di IV Gamma orientati ad assecondare la corsa al ribasso prezzi della GDO, magari per espandere la propria quota di mercato sulle insalate in busta, settore presidiato da tanti fornitori di MDD? Possono esserci problemi di competizione tra i grandi attori che potrebbero minare la compattezza della stessa UIF-IV Gamma?
Il mercato della IV Gamma è un mercato nel quale esistono attori qualificati e con grandi competenze e professionalità. Nelle economie di libero mercato ciascuno degli attori opera per realizzare le sue strategie commerciali. UIF è il garante che le regole siano chiare per tutti e che gli standard di sicurezza per il consumatore siano i più alti possibile per assicurare la perpetuità di una categoria così presente nelle case degli italiani. In questo scenario, non osserviamo particolari differenze rispetto agli anni passati.
– È possibile che, stante la situazione, Bonduelle Italia sposti l’attenzione verso altre categoria di prodotto a rotazione meno veloce, come ad esempio le conserve oppure ancora, guardando alle vostre innovazioni, in una via di mezzo tra il fresco e lo scatolame?
L’effetto espansivo sulle categorie di conserve generato dal periodo Covid si sta ridimensionando, stiamo osservando un ritorno dei volumi ai livelli pre-pandemici. Viceversa il mercato dei surgelati continua ad avere performance superiori ai periodi pre-covid. Per quanto riguarda la nostra strategia di innovazione, il lancio dei prodotti ricettati è volta a portare sulle tavole sempre più prodotti a base vegetale gustosi, sani e ad alto contenuto di servizio. I nuovi ricettati sono prodotti da fresco e ne preservano tutto il gusto offrendo la comodità di una scadenza lunga. Il rapido cambiamento nelle abitudini d’acquisto a seguito della pandemia ha portato Bonduelle in nuovi segmenti, anche nel fresco, grazie ad un grande focus sull’innovazione e al consumatore. Negli ultimi quattro anni il mercato di IV Gamma è cresciuto del 3% e Bonduelle, nello stesso periodo, ha registrato una performance più che doppia, rivelandosi uno dei driver della crescita del mercato stesso grazie ai forti investimenti: abbiamo una share of voice (il peso pubblicitario, ndr) del 100% e portiamo avanti una politica di innovazione e commerciale volta a valorizzarla. Diversa la situazione del mondo delle conserve vegetali dove anche Bonduelle in linea con il mercato, dopo il boost durante la pandemia, sta ritornando su volumi più contenuti. Nei surgelati vegetali Bonduelle sta guadagnando velocemente quote di mercato con una crescita del 35%, grazie ad una penetrazione in famiglia sempre più elevata.
– Avete richiesto dei tavoli tecnici con le associazioni di categoria per affrontare la questione dell’impennata dei costi?
Stiamo seguendo con attenzione e responsabilità quanto le associazioni di settore, in particolare UNAPROA, stanno mettendo in campo per sviluppare tavoli tecnici e di confronto con le istituzioni. Il tema è particolarmente difficile e complesso, gli impatti sull’intera filiera sono importati: confidiamo sul grande senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto la filiera della IV Gamma, al pari delle istituzioni che dovranno giocare un ruolo determinante per trainare e guidare l’intero settore fuori da questa tempesta utilizzando tutti gli strumenti necessari a tale scopo.
– Come considera l’ipotesi di trovare altri canali di sbocco per Bonduelle Fresh Italia, ad esempio il mercato francese, posto che Bonduelle Fresh Europa ha una ‘testa’ unica?
L’anima Europea di Bonduelle Fresh è un punto di forza e di supporto all’attività di Bonduelle Italia concentrata allo sviluppo sul nostro territorio con ottica locale.
– Ci sono novità sulla nomina di un nuovo AD per la sede italiana di Bonduelle?
Non posso rivelare informazioni su questo tema.
Mariangela Latella