Nuove soluzioni green per la IV Gamma da Dari Ecomeccanica

“Dove sorge il fior fiore delle aziende produttive della IV Gamma lì siamo noi. Essere nella Piana del Sele ci dà un importante vantaggio competitivo, perché noi conosciamo nel profondo i problemi e le sfide che i nostri clienti devono affrontare. Sono i nostri vicini di casa”. È così che l’ing. Francesco Roselli, direttore tecnico della Dari Ecomeccanica, delinea il rapporto che questa azienda produttrice di macchinari e tecnologie innovative per la raccolta e altre fasi della lavorazione di ortaggi destinati alla IV Gamma ha con questo territorio strategico per l’attività.

L’ingresso di Roselli nella società è avvenuto nel 2018: “Mi sono inserito in un’azienda che vantava già un’esperienza decennale nella produzione e commercializzazione di questo tipo di macchine. Con il mio ingresso, l’amministratore Alberico Durso ha operato la scissione in due rami aziendali, e da uno di questi è nata la Dari Ecomeccanica”.

Nei quattro anni successivi, è stata condotta un’operazione di ri-brandizzazione dell’azienda, con investimenti in marketing e pubblicità. Sono stati aperti uno show room e un centro ricambi ed è stata realizzata una rete di post-vendita e assistenza clienti efficiente e capillare.

La Dari Ecomeccanica, anche grazie al know-how assorbito dall’azienda madre, è oggi un’azienda matura, che vanta larga esperienza e offre prodotti performanti al mercato italiano ed estero.
“Tutte le macchine prodotte sono elettriche o ibride, con un impatto nullo o minimo sull’ambiente in cui operano – spiega l’ing. Roselli -. Lo stesso nome dell’azienda chiarisce bene che cosa fa da guida all’attività aziendale: l’essere ‘ecologici’ o, per dirlo con parole oggi più utilizzate, sostenibili dal punto di vista ambientale”.

Le tecnologie prodotte si differenziano in base alla foglia del vegetale al quale sono destinate. Ecco, quindi, le macchine raccoglitrici per le baby leaf (rucola, spinacino, coriandolo, romanella, basilico), vero core-business della Piana del Sele, completamente elettriche e quindi ad impatto zero sull’ambiente. Poi, la Extra-Crops, la macchina raccoglitrice per le cime di rapa e le piante aromatiche ad alto fusto (timo, salvia, basilicone e spinacione), anch’essa completamente elettrica, esposta con successo all’ultima edizione dell’EIMA a Bologna. La Extra-Crops viene proposta insieme a tutta una serie di optional che permettono di ottenere, già in campo, un prodotto raccolto, selezionato e perfino raggruppato in mazzi.

E, ancora, la macchina per la valeriana, che si differenzia dalle macchine presenti in commercio perché esegue un taglio circolare. Questa non è ancora sul mercato, ma il brevetto è depositato e sono stati realizzati due prototipi attualmente in funzione da importanti clienti della Piana del Sele: a settembre, la macchina sarà pronta per la commercializzazione.

Si passa poi alla macchina per il crescione, sviluppata in partnership con l’azienda francese Elatec: Dari Ecomeccanica ha fornito il sistema per taglio e raccolta, l’azienda francese il telaio e l’impianto di motorizzazione.

Ultima tecnologia Dari messa in commercio è la rifilatrice ibrida Ecoclean dedicata alle baby leaf: utilizzata dopo la fase della raccolta, garantisce una crescita più omogenea del manto erboso. Il direttore tecnico ne spiega le peculiarità. “La nostra Ecoclean – dice Roselli – non è idraulica, a differenza di tutte le altre rifilatrici sul mercato. Ciò si traduce, come di consueto per le nostre tecnologie, in un minore impatto ambientale. È una macchina ibrida, che sfrutta la migliore combinazione possibile tra un motore endotermico e due motori elettrici. La riduzione del consumo di gasolio è sorprendente: si arriva fino ad un risparmio del 40%. Un altro vantaggio, da non sottovalutare, è la sua altezza ridotta, di soli 1,65 metri, che le permette di lavorare anche nelle serre più basse”.

Alla domanda su quanto la crescita esponenziale dei costi delle materie prime e dell’energia stia influenzando l’attività aziendale, Roselli risponde senza giri di parole: “La crescita dei costi si fa sentire molto, come è normale per un’azienda che tratta non solo acciaio, ma anche plastiche, tessuti, componentistica elettronica”. “Ma – incalza – abbiamo scelto di non far pesare la cosa sui clienti. Fino a quando ci sarà possibile, e speriamo molto a lungo, ci sobbarcheremo gli aumenti, senza addossare nulla al cliente”.

L’attenzione al cliente è altissima, per un’azienda che ha fatto del service e dell’assistenza tecnica uno dei suoi punti di forza. “Abbiamo avuto la fiducia di grandi player e non possiamo tradirla. Per mantenerla nel tempo, dobbiamo mostrarci sempre pronti alle loro richieste e necessità. Ritengo che se non si ha la possibilità di fornire un’assistenza adeguata è meglio rinunciare alla vendita!”, precisa l’ingegnere.

Tutti i macchinari Dari Ecomeccanica sono ‘4.0 ready’, cioè danno la possibilità, sia ai tecnici dell’azienda sia ai clienti, di utilizzare un portale che permette di monitorare la macchina da remoto e di svolgere operazioni prima precluse. “Il sistema 4.0 ready viene offerto anche dalla concorrenza, ma noi lo proponiamo ad un prezzo decisamente concorrenziale, garantendo, incluso nel prezzo, l’abbonamento al servizio per 5 anni”, sottolinea il direttore tecnico di Dari Ecomeccanica, annunciando che altre novità sono in arrivo.

Ida Cenni
(fonte: Corriere Ortofrutticolo magazine)

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