Andrea Battagliola (nella foto), direttore generale de La Linea Verde, è il nuovo presidente di UIF – IV Gamma. Succede ad Andrea Montagna, chiamato alla guida di Bonduelle Fresh Americas.
Nella sua prima intervista rilasciata da presidente di Unione Italiana Food, concessa in esclusiva a Fresh Cut News, ci anticipa alcune delle sue idee per il settore, che serviranno a dare la bussola alla filiera in un periodo di grandi cambiamenti, accelerati esponenzialmente dalla pandemia. Lo abbiamo incontrato, qualche giorno fa, nello stand della Linea Verde a Cibus.
– Congratulazioni per la nomina. Quali sono le linee programmatiche che si è dato per il suo mandato?
“Premetto che per me è un onore potere rappresentare la categoria di UIF. Si tratta di un ruolo istituzionale che vorrei portare avanti rappresentando al meglio tutte le imprese associate e tutto il mondo della IV Gamma”.
– Quali sono le sue idee a tal proposito?
“La prima è la qualità, ossia continuare a sostenere politiche di qualità per garantire ai consumatori un prodotto sicuro e buono”.
– In che modo? Ad esempio, spingendo sulla riforma della legge di IV Gamma?
“Per esempio. Già quella esistente è un pilastro fondamentale che regolamenta quella che deve essere una produzione di qualità dei prodotti di IV Gamma. Da lì si parte e sappiamo anche che possiamo fare sempre meglio. Quindi lavoreremo in un contesto di miglioramento continuo e di avanzamento sia con la tecnologia che con i mercati. Vogliamo stare al passo con i tempi in fatto di standard e di sicurezza, in primis, e sospingere il settore verso il rinnovamento e verso gli investimenti in innovazione, perché non dobbiamo restare indietro”.
– In che modo pensa di spingere in questa direzione?
“Staremo attenti, ad esempio, ad intercettare eventuali possibilità di avere un ruolo nel quadro del PNRR per la ripartenza del Paese. Al momento, il focus consiste nel confronto con le aziende per capire quali sono le aree dove il settore può migliorare. Ogni azienda, naturalmente, persegue una propria politica. Tutto viene fatto nel pieno rispetto di questo settore”.
– Pensa di aumentare la base associata includendo magari altre categorie di prodotto sempre più vicine alla IV Gamma come, ad esempio, la V gamma o i produttori di vertical farming?
“Fermo restando che dobbiamo attenerci alla definizione della nostra categoria, sicuramente possiamo allargare la base. È un contributo positivo”.
– Ci sono discorsi in sospeso lasciati dalla precedente gestione UIF – IV Gamma che intende portare avanti?
“Essendo un’associazione attiva ad un livello molto concreto, ci sarà senza dubbio una continuità nella progettualità. Abbiamo molte cose da portare avanti, partendo dall’ottimo lavoro del presidente uscente, Andrea Montagna. Mi farò carico di dare seguito alle istanze che già sono sul tavolo.
– Come è nata la sua candidatura alla presidenza?
“Diciamo che quando ho avanzato la mia candidatura, ha ricevuto l’apprezzamento e la fiducia di tutte le aziende associate. La mia è stata una nomina all’unanimità. Questo è un ottimo segnale della compattezza del settore, un buon primo passo nell’inizio di questo nuovo capitolo di UIF – IV Gamma e per dare una certa continuità all’ottimo lavoro che si sta facendo da alcuni anni”.
– Torniamo al vertical farming. In uno dei decreti Sostegni, questa pratica colturale ha trovato il suo riconoscimento legislativo. L’obiettivo dichiarato di UIF, invece, è di far rientrare la normativa di questo metodo innovativo di produrre IV Gamma, in un capitolo a sé della nuova legge sul settore. Pensa sia arrivato il momento di allargare il dialogo ai player che stanno lavorando sul vertical farming?
“UIF – IV Gamma è per definizione a favore della tecnologia e dell’innovazione, per cui accogliamo a braccia aperte altri player che possono portare punti di vista diversi e tecniche produttive diverse. Il nostro obiettivo principale è quello della tutela del consumatore, non dimentichiamocelo, e quindi il fatto di fare tutto ciò che si può fare a livello istituzionale, con le leggi o con i regolamenti, affinché il prodotto che va sugli scaffali sia sicuro e di qualità. Anche, ad esempio, attraverso i tavoli tecnici”.
– Avete già una data di convocazione per il tavolo tecnico richiesti al Ministero prima dell’estate?
“Non ancora. Però il concetto è questo: servono tavoli tecnici per definire al meglio quali sono le caratteristiche che deve avere il processo produttivo, magari anche diversificare i tipi di processi. Possiamo benissimo allargare la platea degli interlocutori e parlane. Anzi, ben venga. L’importante è che siano chiare le informazioni date al consumatore, sia dal punto di vista delle caratteristiche del prodotto che delle diciture sul packaging. È importante dare chiarezza e non confondere il consumatore. Questo porta beneficio a qualsiasi tipo di produzione. Questo è il lavoro che abbiamo fatto in tutti questi anni e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
– Come è andato il mercato della IV Gamma quest’estate?
“I dati Nielsen, usciti il 2 settembre, parlano di una continua crescita del mercato. A luglio abbiamo registrato un +10% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Per noi è un dato molto positivo perché significa che non è mai venuta meno la fiducia dei consumatori e che, appena ne hanno avuto occasione, stanno ritornando a preferire e consumare i prodotti di IV Gamma. È un segnale forte ma c’è ancora un po’ di strada da fare per tornare ai livelli pre-Covid. Rispetto al luglio 2019 siamo ancora a -4,4%”
– La GDO sta spingendo sui grandi formati. Ma non pensa che ciò potrebbe portare ad un aumento dello spreco?
“Questa domanda riguarda le politiche commerciali di ogni azienda. Non sono io la persona titolata a rispondere. Quello che posso dire che è buona cosa che ogni azienda adatti le proprie proposte per dare una risposta adeguata ai tempi e al mutamento dei trend di consumo. Il Covid ha cambiato radicalmente molte abitudini. Proporre nuovi formati fa parte delle politiche aziendali che puntano ad incontrare le esigenze, anche se momentanee, del consumatore”.
– Quali sono le categorie di prodotto che, sulla base degli ultimi dati, stanno correndo di più?
“In generale, si registra una ripresa di tutte le categorie che hanno sofferto nel 2020. Forse quella che sta crescendo di più, da oltre un anno, è rappresentata dai pronti da cuocere”.
Mariangela Latella