AOP Uno Lombardia: rivedere gli strumenti assicurativi dei produttori

La scure del Covid e poi il clima imprevedibile di un’estate molto bizzarra, spingono AOP Uno Lombardia, società consortile per azioni a scopo non lucrativo composta da 13 organizzazioni di produttori e leader nelle produzioni di IV Gamma, ad andare verso lo strumento assicurativo oltre che a rivedere le referenze fresh cut orientandole verso il consumo casalingo e non più fuori casa.

“Non vedo altra strada – spiega il presidente Ambrogio De Ponti (nella foto) – per rispondere all’imprevedibilità climatica e all’andamento anomalo dei consumi determinato dal fatto che il consumatore che è spaventato compie scelte irrazionali. Bisogna inventarsi qualcosa e lo strumento assicurativo è certamente, quello che può dare risposte concrete ai produttori, in questo periodo di grande incertezza su tutti i fronti, garantendoli contro la perdita del reddito. Ma deve essere un tipo di garanzia nuova, che non prenda solo in considerazione la perdita di produzione oppure i danni alle strutture. Deve guardare alla diminuzione del reddito di azienda nel suo complesso, ad esempio, prendendo in considerazione gli ammortamenti degli investimenti effettuati o anche i rapporti con i clienti, dal momento che un danno a monte della filiera, si ripercuote fino a valle, passando anche per la trasformazione”.

Tra le ipotesi ventilate da De Ponti c’è il possibile ritorno alle confezioni formato famiglia delle referenze di IV Gamma, che negli ultimi tempi tendevano verso la mono-porzione, proprio perché tarate su un consumo extra domestico. Ma allo studio c’è la revisione degli strumenti assicurativi o l’incentivo ai fondi di mutualità che stanno prendendo piede a Bruxelles.

“Ne stiamo discutendo in Regione Lombardia, con l’assessore all’Agricoltura, Fabio Rolfi – afferma De Ponti -, anche in relazione al prossimo PSR che, sicuramente slitterà rispetto alle date annunciate. Stiamo cercando di capirci qualcosa anche sui Recovery Fund anche se hanno un meccanismo ancora poco chiaro. Tuttavia, non è solo un problema di nuove risorse, che se ci sono, per carità, va più che bene, ma c’è anche da re-immaginare forme più moderne di assicurazione del reddito dei produttori”.

Le bombe d’acqua e le grandinate dei primi giorni di agosto, che hanno colpito soprattutto nord e centro Italia, hanno prodotto danni a macchia di leopardo tra gli associati di AOP Uno Lombardia. “In alcune aziende – racconta De Ponti – le serre sono proprio state distrutte dalla grandine e dal vento con ingenti danni infrastrutturali. Altre sono state colpite da bombe d’acqua con danni più facilmente recuperabili ma questo non sposta il punto della situazione: bisogna assicurarsi. Ormai i calcoli e le previsioni dei produttori, di tutta evidenza, servono a ben poco”.

Mariangela Latella

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