La Sicilia inizia a produrre V Gamma 100% locale. È l’idea di Almeda Srl, prima azienda di fresh cut della Trinacria con 10 milioni di euro di fatturato, 300 ettari di produzione e circa 30 milioni di pezzi venduti all’anno nella GDO siciliana e delle Regioni del Sud Italia.
L’azienda sta per ultimare, entro l’anno, un piano di investimenti da 5 milioni di euro, grazie al finanziamento del PSR ’14-’20 che ha permesso, fra l’altro, l’ammodernamento nella direzione della sostenibilità, dello stabilimento-quartier generale di Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania.
Tra i progetti che vedranno la luce entro la fine del 2020, c’è appunto una linea di V Gamma, la prima 100% made in Sicily, con il lancio di una decina di referenze innovative e nuove per l’azienda che fino ad oggi è stata specializzata nel fresh cut e in baby leaf, valeriana, rucola, lattughino, misticanza e in generale nelle verdure pronte da cuocere come bietole, spinaci, cicoria e scarola.
“Entro la fine dell’anno – conferma Edoardo Leone, general manager dell’azienda – pensiamo di lanciare una linea di V Gamma che proporremo con il nostro marchio Naturizia. Si tratterà di una decina di referenze, non solo zuppe, tutte ispirate alle ricette siciliane. Oltre alle ricette anche la materia prima sarà tutta siciliana”.
Sempre entro l’anno, Almeda Srl terminerà i lavori di ampliamento dello stabilimento di Aci Sant’Antonio che diventerà “totalmente green” grazie al potenziamento dell’ impianto fotovoltailco sui tetti degli stabilimenti, che lo renderanno autosufficiente dal punto di vista energetico per oltre il 70%.
“Contemporaneamente – precisa Edoardo Leone – stiamo completando un progetto di recupero degli scarti di lavorazione delle insalate per farli diventare un sottoprodotto da destinare ad uso zootecnico. Creeremo un sistema di economia circolare coinvolgendo, al momento, tre aziende zootecniche. Il piano di investimenti prevede il reimpiego delle acque di lavorazione attraverso l’uso di appositi canali destinati da un lato all’uso irriguo e, dall’altro, al trasporto degli scarti di lavorazione”.
Mariangela Latella