Grazie allo sviluppo di bowl compostabili per insalatine arricchite, presentate ufficialmente a Fruit Logistica 2020, Mioorto è pronta a decuplicare la capacità di lavorazione dello stabilimento di Casazza (Bergamo) per poter capitalizzare un ruolo da pioniere su un terreno, quello dei packaging compostabili per IV Gamma, dove tutti vorrebbero arrivare ma ancora non c’è nessuno.
Non a caso, l’azienda ha siglato un accordo di esclusiva per i prossimi due anni con il packer con cui è stata sviluppata la ricerca, durante i quali la sfida è quella di ritagliarsi una significativa fetta di mercato nel segmento delle bowl che, pur essendo in continua crescita, è ancora un settore di nicchia.
L’OP Mioorto alla fine del 2019 è diventata socia al 50% di SAB Ortofrutta con un’operazione di 3 milioni di euro che rappresenta la prima fase di un piano di investimenti che si svilupperà per tappe, nel medio e lungo periodo. Ce ne parla Marco Bertoli (nella foto), presidente dell’OP bergamasca che abbiamo incontrato nello stand aziendale a Fruit Logistica.
“Dopo il debutto in fiera delle tre nuove referenze realizzate con un packaging interamente compostabile che garantisce una shelf life di una settimana – afferma Bertoli che ha partecipato alla fiera per la diciassettesima edizione consecutiva ed esporta il 45% della produzione -, il lancio sul mercato è previsto ad aprile con un prezzo a scaffale stimato intorno ai 3-3,50 euro. Con il packer stiamo inoltre lavorando sul film per sviluppare anche le buste delle insalate che dovrebbero vedere la luce nei prossimi sei- sette mesi e che permetteranno di estendere i nostri prodotti a tutto il target dei consumatori. Anche in questo caso, poiché stiamo contribuendo all’attività di ricerca, puntiamo ad avere un’esclusiva di commercializzazione”.
Intanto le tre nuove bowl, mix di insalatine arricchite, si chiamano Armonia, Essenziale ed Elisir e si rivolgono ad un target di consumatori che punta a prodotti salutistici, vegani e soprattutto sostenibili. “Sulle bowl compostabili, abbiamo siglato un accordo di esclusiva per i prossimi due anni – precisa Bertoli – e poiché, per il momento, giochiamo da pionieri, puntiamo a capitalizzare questo vantaggio con l’ampliamento dello stabilimento di Casazza, dove facciamo le insalate arricchite, puntando a decuplicare la sua capacità di lavorazione che attualmente genera circa 6milioni di euro l’anno di fatturato. Con la produzione siamo già pronti a partire dal momento che tutta l’OP aggrega circa 900 ettari in tutt’Italia”.
Si tratta di un investimento in sostenibilità che è una delle principali linee guida dell’azienda, sempre molto attenta a questo tema. In termini di costo le ciotole compostabili implicheranno un incremento della spesa in packaging di quattro volte mentre in termini di prezzo finale si parla del 10% in più. “Il piano di sviluppo, prevede nuove varietà di IV Gamma – chiosa Bertoli – che sono ancora alla fase di test e che estenderanno la nostra offerta composta, oltre che dalla valerianella, anche da spinaci, lattughino, rucola e tutte le varietà che si producono nel Nord Italia”.
Sulla vicenda dei licenziamenti della OP Tricolore collegata a SAB, emersa poco prima dell’inaugurazione di Fruit Logistica, Marco Bertoli così commenta: “Stiamo lavorando sul progetto SAB per salvare tutti e non lasciare a terra nessuno. Il problema SAB lo risolviamo. Provengo da una famiglia in cui i valori sono sacri e il fatto che in questo momento ci siano di mezzo persone, è la cosa che mi dà più fastidio a livello morale. Stiamo lavorando per salvare tutti e quando dico tutti vuol dire tutti. Certo ci saranno dei sacrifici ma a medio e lungo termine ne usciremo tutti in piedi”.
Mariangela Latella