Il Consorzio di Tutela dell’Insalata di Lusia IGP ha modificato il proprio disciplinare per poter produrre IV Gamma e adattarsi così alle nuove tendenze di consumo. Lo ha affermato Alessandro Braggion, presidente del Consorzio, durante il convengo dal titolo “Denominazione di origine e marche: valore aggiunto per il consumatore?” promosso dallo stesso Consorzio di Tutela dell’Insalata di Lusia IGP, che si è tenuto a Lendinara, a Palazzo Malmignati, da poco diventata sede del Consorzio.
L’incontro si è aperto con le relazioni di Giovanni Gennaio di Qualivita, di Elisa Macchi e Paolo Bruni rispettivamente direttore e presidente di CSO Italy e Luigi Polizzi del ministero delle Politiche Agricole. Dati alla mano, si evince come il Veneto sia una regione leader a livello nazionale per alcune eccellenze, come i radicchi, gli asparagi, i funghi e seconda per numero di prodotti ortofrutticoli a marchio DOP e IGP. Sono infatti 15 le denominazione di origine, di cui tre DOP e 12 IGP.
Di lattughe in Europa se ne producono molte, ma una soltanto ha ottenuto il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta, appunto quella che si coltiva a Lusia. “Siamo molto bravi a produrre con grande attenzione per la qualità e il rispetto dell’ambiente, poi però sullo scaffale non riusciamo ad essere così incisivi, perché spesso si va in ordine sparso”, ha precisato Braggion. “Per questo diventa fondamentale aggregare il prodotto, fare massa critica e garantire ai nostri fornitori un’adeguata programmazione” ha aggiunto Massimo Tovo, presidente del Consorzio di Tutela dell’Aglio Bianco Polesano DOP.
Stringere delle alleanze con la grande distribuzione potrebbe essere la chiave di volta per stare sul mercato, che oggi è sempre più globale. Emblematico è il caso di Unes, una catena distributiva che opera principalmente in Lombardia. Carmelo Carriero, responsabile degli acquisti freschi di Unes ha spiegato l’esperienza della loro private label Il Viaggiator Goloso: “I prodotti che si trovano con questo marchio all’interno dei punti vendita Unes sono garantiti top level e i nostri clienti li riconoscono come tali. Abbiamo stretto un’alleanza con i radicchi IGP, proponendoli a marchio Il Viaggiatore Goloso e la sinergia ha funzionato”.
E’ intervenuto a questo proposito anche il direttore del Consorzio di tutela del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP, Denis Susanna, che ha portato la testimonianza di un prodotto ad indicazione geografica che negli ultimi cinque anni ha saputo triplicare la produzione di radicchio certificato.