Arrivano dai centri di ricerca di tutto il mondo i modelli previsionali per l’agricoltura che saranno presentati a Model-it 2019, il congresso internazionale dedicato alle previsioni in ortofrutticoltura che si terrà a Molfetta dal 9 al 12 giugno prossimi. L’evento itinerante è organizzato quest’anno dall’Università di Foggia in collaborazione con Ishs, l’International Society of Horticoltural Science e il partenariato di Aiia, l’Associazione italiana di ingegneria agraria, Sisnir, la Società italiana di spettroscopia e Soi, la Società Italiana di Ortofrutticoltura.
“Abbiamo ricevuto più di 110 relazioni provenienti dai centri di ricerca di tutti i continenti”, ci spiega il professor Giancarlo Colelli, deus ex machina del congresso nonché esperto di fama mondiale di IV Gamma e ordinario di Scienze e tecnologie agrarie all’Università di Foggia. “La cosa sensazionale di questo congresso – riferisce Colelli -, è che per la prima volta stiamo mettendo insieme competenze diverse con la scusa dell’applicazione dei modelli, che altrimenti non dialogano abitualmente. Sono a confronto non solo il mondo dell’industria e della ricerca ma anche scienziati provenienti da diverse branche di ricerca. Stiamo cercando di creare un contatto diretto con il tessuto agroindustriale del territorio favorendo la partecipazione di neolaureati e responsabili dell’area R&S delle aziende locali. Per favorire la divulgazione delle novità emerse dal congresso, abbiamo in programma di realizzare una pubblicazione, una sorta di sintesi delle proposte più interessanti”.
Intanto, ecco alcune anticipazioni in esclusiva per Fresh Cut News, dei modelli previsionali più innovativi per la IV Gamma che saranno presentati in anteprima nel corso del convegno.
Desalinizzazione low-cost dell’acqua. Particolarmente interessante per coltivare nelle zone desertiche, è un modello sviluppato dalla collaborazione tra il Campus Espinardo di Murcia, l’Università di Wadeningen in Olanda e l’Università di Bari. Obiettivo principale del progetto, denominato ‘Desert’ è quello di creare un sistema intelligente e innovativo che unisca la tecnologia sostenibile sul trattamento delle acque ai sensori di qualità dell’acqua, sintonizzati alla situazione specifica. Il test è stato effettuato su alcune colture in serra di lattuga Romana a Murcia rivelando che l’applicazione del modello previsionale ha di fatto reso risibili i rischi della presenza di patogeni nelle acque trattate e riciclate.
Tracciabilità delle variabili ambientali. Lo scopo di questa ricerca delle Università di Murcia e Cartagena, è quello di sviluppare un sistema in grado di monitorare le variabili di temperatura, umidità relativa e gas (O2, CO2 e C2H4) e prevedere la durata di conservazione durante la vita post-raccolta. Essendo questo modello basato su tecnologia wifi che usa la comunicazione Gprs, è applicabile anche al trasporto delle merci su strada e può fornire informazioni sulla supply-chain dal magazzino, dallo store o anche da casa.
Composti organici volatili per la qualità. Arriva dalla Fondazione Mach di San Michele all’Adige di Trento, il modello previsionale basato sull’implementazione di fenomici Cov ad alte prestazioni per migliorare la filiera di produzione orticola. Associando l’uso di composti organici volatili (Cov) alla durata di conservazione e alla qualità del gusto di frutta e verdura con tecniche di spettrometria di massa a iniezione diretta, come PTR-ToF-MS (reazione di trasferimento protonico-tempo di volo-spettrometrica di massa) si può, ad esempio, prevedere meglio la shelf-life del prodotto o stimare la qualità di un alimento. Questi studi hanno permesso di stimare l’interazione tra variabilità genetica, stadi di maturazione e condizione di conservazione sulla qualità percepita di diverse specie di frutta (ad esempio mela, fragola e mirtillo). Un altro importante risultato è stato lo sviluppo di biomarcatori di Cov putativi legati al deterioramento della frutta causati, ad esempio, dall’insorgenza di disturbi post-raccolta (come la bruciatura superficiale o lo stress anossico) o da un deterioramento del trasformato fresco.
Modellazione della tonicità del mango. L’Università olandese di Wageningen, ha sviluppato un modello cinetico che incorpora gli effetti della temperatura, dell’etilene e della durata del trasporto al comportamento della consistenza dei manghi Keitt, basato su misurazioni acustiche non distruttive della solidità. Il modello previsionale è in grado di descrivere meglio l’ammorbidimento dei mango, indipendentemente dall’origine, dalla cultivar, dalla temperatura, dall’etilene e dalla durata del trasporto.
Modelli di frutteto in 3D. Brian Bailey dell’Università UCDavis della California, ha ricostruito un frutteto al pc in versione tridimensionale. Non ha riprodotto solo l’immagine ma anche i suoi processi fisiologici, dalla fotosintesi al trasporto della materia applicando, quindi, conoscenze di fluidodinamica, ad esempio, o cinetica delle reazioni. Questo permette di fare dei test sul frutteto (scelta delle varietà, risposta dei frutti al taglio, ecc.) senza dovere aspettare i tempi di maturazione delle piante che mediamente, trattandosi di colture perenni, vanno dai 5 i 10 anni.
Mariangela Latella