Melagrane sgranate e spremute, i progetti di Pomèl

Parallela alla crescita della domanda di prodotti ad elevatissimo contenuto di servizio e dalle qualità nutrizionali eccellenti, la richiesta di melograno sgranato è in continua crescita e alimenta un comparto dalle enormi potenzialità di sviluppo.

“Ad oggi in alcuni supermercati delle aree urbane del Nord Italia, le vaschette di melograno ready-to-eat arrivano ad occupare fino al 20% dello spazio a scaffale dedicato alla frutta di IV Gamma. Si tratta di un prodotto dal fortissimo appeal sia per le difficoltà legate al consumo del frutto tal quale sia per le immutate proprietà nutrizionali che lo rendono un vero e proprio superfood gustoso e di pratica fruibilità”, ha dichiarato a Fresh Cut News Marco Pozzi, amministratore unico di Pomèl, azienda siciliana dal 2011 specializzata nella produzione di melagrane top quality.

Finora Pomèl ha trattato il prodotto sgranato solo in qualità fornitore di materia prima ma dal prossimo anno l’idea è di entrare direttamente sul mercato anche con il prodotto finito. “Stiamo studiando – spiega Pozzi – alcune tecniche per allungarne la shelf life, considerando l’enorme svantaggio competitivo che dobbiamo superare a causa dei tre giorni in meno di durata a scaffale, poiché persi nel viaggio dalla Sicilia alle più grandi piattaforme di distribuzione”.

Proprio per la conservabilità abbastanza breve del frutto sgranato (tra i 10 i 14 giorni al massimo), lo scenario attuale descritto da Pozzi è caratterizzato da una marcata polverizzazione dell’offerta con tantissimi micro-laboratori artigianali, definiti dal manager ‘di prossimità’, che con produzioni non eccessivamente elevate preparano le vaschette di IV Gamma per i supermercati limitrofi seguendo una logica di tipo just in time.

“Inoltre – precisa Pozzi – dovremmo trovare una soluzione per servire il mercato il più a lungo possibile senza ricorrere al prodotto di importazione, poiché oltre ad essere qualitativamente inferiore al nostro ci porrebbe di fronte ad un problema di coerenza del brand, che fa del made in Italy il suo punto di forza”.

Il manager ha una personale e dettagliatissima classifica delle melagrane importate secondo cui l’unica produzione paragonabile per qualità alla nostrana è quella proveniente dal Sudafrica, “sempre che le condizioni meteo non abbiano giocato brutti scherzi”. Per il resto, nulla può competere con le melagrane coltivate in Sicilia e in Calabria.

In termini di varietà Pozzi non ha dubbi: “Il consumatore cerca frutti dall’arillo scuro poiché percepiti come migliori dal punto di vista nutrizionale ed organolettico, dunque caratterizzati da un maggior contenuto di antiossidanti e vitamine nonché con un sapore più dolce ed intenso. Per questi motivi, e per la sua maggior resistenza in cella (fino a 4/5 mesi), la varietà Wonderful è quella che meglio si presta alla produzione di IV Gamma”.

Tuttavia, se da una parte la produzione di melagrana in vaschetta è per Pomèl ancora un progetto in via di definizione, l’entrata nel mondo del consumo on-the-go si è concretizzata con il lancio di EvViva, il succo di melagrana cold presse, ottenuto da spremitura a freddo di soli afilli, senza aggiunta di alcun altro ingrediente, trattato col metodo HPP per una conservazione naturalmente lunga (fino a 2 mesi).

“Il succo, imbottigliato in una pratica bottiglietta da 150 millilitri, contiene l’equivalente di una melagrana appena spremuta di circa 500/660 grammi. Lo abbiamo lanciato al Macfrut 2018 e la risposta del mercato è stata sorprendentemente positiva. Si tratta solo della prima referenza della linea EvViva, ma c’è già in programma un allargamento della gamma nel prossimo futuro”, ha concluso Pozzi.

Chiara Brandi

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