È in arrivo la versione automatica della detorsolatrice/rondellatrice manuale per mele, ultimo ritrovato della PND Fruit Processing Machinery, azienda campana di Scafati, specializzata nella progettazione e vendita di macchinari per la IV Gamma di frutta.
“Con questo nuovo prodotto – spiega Virginia Cascella, export manager dell’azienda che ha chiuso il 2017 con un fatturato di 7 milioni di euro di cui il 95% realizzato all’estero – PND si apre al settore della frutta disidratata che è in crescita soprattutto per gli snack freschi tipo chips. Dopo la rondellatrice/ detorsolatrice manuale, lanciata sul mercato da poco meno di un anno, arriva adesso anche la versione automatica che permetterà di lavorare fino a 600 chili di frutta all’ora, circa il doppio della ‘pioniera’, senza l’intervento di manodopera”.
La macchina, che è stata progettata su commissione di un cliente portoghese, sarà lanciata sul mercato il prossimo mese ma il vero debutto è previsto nel corso dell’edizione 2019 di Fruit Logistica a Berlino.
“L’abbiamo realizzata per le mele – precisa a Fresh Cut News Virginia Cascella – ma può essere applicata anche alle pere o alle pesche che si prestano al trattamento della rondellatrice /detorsolatrice. La macchina è stata pensata per essere inserita in linee produttive interamente realizzate da noi ma può essere integrata perfettamente anche all’interno di processi produttivi diversi dai nostri”.
Con un portafoglio di circa 35 macchine per la frutta di IV Gamma che vanno dalle pesatrici, alle vasche di trattamento, alle denocciolatrici, cubettatrici e spicchiatrici adatte a qualsiasi tipo di frutta (oltre alle mele e alle pere anche ananas e mango), PND Fruit Processing Machinery si sta specializzando anche sul melone, con una macchina per la lavorazione di questo prodotto che permette all’operatore di tenere sotto controllo ogni momento del processo e, annuncia Cascella: “Da qui a due anni pensiamo di lanciare anche un macchinario esclusivamente dedicato all’avocado per il quale registriamo una grande richiesta”.
Mariangela Latella