Agricola Don Camillo, nel 2025 nuovo stabilimento per la IV Gamma

di Emanuele Zanini

Agricola Don Camillo crede e spinge forte sulla IV Gamma. L’azienda di Brescello (Reggio Emilia) infatti sta costruendo un nuovo stabilimento da novemila metri quadri, situato ad un centinaio di metri dal quartier generale del gruppo e dedicato proprio ai prodotti tagliati e pronti al consumo. Nel nuovo stabilimento verranno lavorati in particolare meloni, angurie e zucche, con i prodotti che, dopo essere stati lavati, verranno tagliati e confezionati in loco.

“A tal riguardo – spiega Ettore Cagna, presidente del gruppo, che può contare su soci sparsi in varie aree d’Italia, in particolare in Sicilia e Puglia, con ben oltre mille ettari di produzione – abbiamo selezionato in particolare alcune varietà di melone e anguria che ben si adattano al segmento della IV Gamma. Il nuovo edificio è in costruzione. Saremo pronti per la stagione estiva del prossimo anno”. Le cultivar verranno coltivate sia in Emilia che al Sud, in Puglia e Sicilia.

Lo stabilimento per la IV Gamma in fase di costruzione

“Noi crediamo in questo segmento. Stiamo lavorando al progetto da due anni. La lavorazione verrà effettuata in loco con celle di abbattimento, linee dedicate, magazzino”. L’imprenditore emiliano preferisce non svelare l’entità dell’investimento, “ma è una cifra comunque impegnativa, necessaria per un intervento del genere”.

Cagna parla poi anche della stagione di meloni e angurie che, dopo una partenza un po’ difficoltosa, a causa del meteo non particolarmente favorevole, sono pronti a spiccare il volo. “Le ripetute piogge e le temperature sotto media delle scorse settimane, specialmente al nord, hanno inciso sulle allegagioni, molto scarse, e sui consumi, deboli”, spiega Cagna. “In questi ultimi giorni, con l’innalzamento delle temperature e la stabilizzazione del clima, le prospettive sono decisamente più incoraggianti. Ma per entrare nel pieno della stagione servirà ancora un mese o poco meno, proprio per il ritardo di maturazione delle produzioni. Se ora arriverà il caldo e aumenteranno i consumi, ci sarà un po’ di carenza di prodotto e i prezzi tenderanno ad aumentare. Ma è da vedere se le prossime settimane il tempo volgerà definitivamente verso l’estate”.

Uno dei punti forti è la varietà di prodotto, specialmente sul melone (su cui l’azienda conta sei tipologie a disposizione, tra cui Dino e Limelon, oltre a retato, liscio, piel de sapo e charentais) ma anche angurie (la mini Cometa, la senza semi e la gialla Camilla). “Possiamo garantire meloni e angurie per tutti i gusti ed esigenze. Questo ci rende ulteriormente ottimisti”.

La stagione di Don Camillo è partita a febbraio con le produzioni in Honduras in collaborazione con un importante partner locale e si concluderà a novembre. “Durante i prossimi mesi ci potranno essere dei momenti di accumulo di produzioni, ma in generale, clima permettendo, c’è fiducia”.

da corriereortofrutticolo.it

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