Piana del Sele: 20 milioni dalle BCC per una IV Gamma sempre più green

Venti milioni di euro per finanziare progetti di sostenibilità delle imprese della Piana del Sele attive nel settore della IV Gamma che operano su una superficie di circa 6mila ettari in  quello che è uno dei principali poli europei di produzioni di verdure in busta.

Il progetto nasce due anni fa dalla collaborazione tra Fondazione Symbola, BCC Campania Centro, BCC Capaccio Paestum e Serino, Bcc Magna Grecia, in partnership con Coldiretti Campania e Confagricoltura Salerno, con l’obiettivo di individuare nell’area della Piana del Sele alcune filiere di eccellenza per accelerarne lo sviluppo in chiave sostenibile. Le prime due filiere individuate sono state quella della IV Gamma e quella della bufalina, ma l’obiettivo dei promotori è di proseguire con altre filiere del territorio.

Le tre BCC coinvolte nel progetto hanno quindi sottoscritto un protocollo di collaborazione con Symbola, Coldiretti e Confagricoltura per diffondere queste soluzioni nel tessuto imprenditoriale locale, attivando un plafond comune di 20 milioni di euro per progetti sostenibili.

In questi due anni Symbola, in stretta collaborazione con le aziende produttrici, ha realizzato uno studio finalizzato a mappare le soluzioni innovative per il settore, esplorando cinque dimensioni ambientali: sostituzione o riduzione chimica, gestione idrica, gestione del suolo e biodiversità, riduzione di emissioni di CO2 e consumi energetici, riutilizzo di sottoprodotti e packaging. E, per ciascuna dimensione, ha messo in evidenza 30 soluzioni tecnologiche che le imprese dovrebbero implementare o consolidare per garantire una produzione più sostenibile e quindi competitiva.

“Lo studio ha analizzato le peculiarità della Piana del Sele, territorio storicamente vocato a produzioni agricole di elevata qualità e che ormai si è affermato come uno dei principali poli produttivi di IV gamma in Europa e nel mondo – spiega Domenico Sturabotti – direttore di Fondazione Symbola, che assieme a Marco Frey ha coordinato il progetto Filiere sostenibili della Piana del Sele – Una qualità ancora poco nota ai consumatori finali, dato che le imprese della filiera operano prevalentemnte in ambito B2B: per questo il progetto prevede, oltre alla realizzazione dello studio, anche la sua diffusione”.

“Il lavoro presentato non parla solo di filiere sostenibili della Piana del Sele ma di un’idea d’Italia – dice Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola -. La collaborazione da anni avviata con il mondo delle BCC si basa sulla condivisione di valori come qualità, sostenibilità, legami col territorio e le comunità, innovazione, bellezza”.

Per Lucio Alfieri, presidente BCC Magna Grecia, “questo lavoro darà un ulteriore impulso all’industria della IV Gamma che da sempre rappresenta un’eccellenza nel campo dell’innovazione e della sostenibilità. La collaborazione sinergica con le tre BCC, da sempre impegnate allo sviluppo del territorio, è la dimostrazione che uniti facciamo la differenza”.

“Con il progetto filiere sostenibili vogliamo dare un contributo alla competitività del sistema produttivo della piana del Sele. Per farlo abbiamo capito che era necessaria una nuova alleanza tra le tre BCC, le imprese e le associazioni di categoria del territorio, che ci fosse un partner scientifico per aiutarci nel percorso e le risorse adeguate. Nasce in questi mesi di lavoro l’idea di attivare un plafond comune alle tre banche di 20 milioni di euro per finanziare progetti di imprese che vogliono andare in questa direzione”, aggiunge Camillo Catarozzo, presidente Bcc Campania Centro.

“Negli ultimi anni si sta diffondendo una nuova consapevolezza nei confronti delle tematiche di sostenibilità, la visione del futuro non può prescindere dai fattori ESG (Environmental, Social, Governance), temi di impatto ambientale che andranno sempre più a incidere sui processi produttivi – commenta Rosario Pingaro, presidente BCC Capaccio Paestum e Serino -. Il progetto ha permesso di individuare criticità e proporre soluzioni fattibili e strategie innovative per migliorare l’impatto ambientale della filiera della IV Gamma. Grazie a questo studio, le aziende della filiera che hanno partecipato al Progetto hanno intrapreso azioni concrete per la sostenibilità”.

Andrea Prete, presidente della Camera di Commercio di Salerno, ricorda che “l’agroalimentare è il comparto più rilevante dei settori economici della provincia di Salerno, che si colloca al sesto posto in Italia per valore dell’export e al primo se consideriamo solo il Centro-Sud”. Anche in termini di fatturato, l’incidenza a Salerno è tre volte quello medio nazionale (10,4% sul totale, mentre in Italia è il 3,5%).

“L’analisi ha consentito di individuare una capacità diffusa da parte delle imprese della Piana del Sele nel comprendere e affrontare le sfide del settore della IV Gamma nell’ambito della sostenibilità ambientale ma anche la necessità di supporto per continuare a mantenere e rafforzare la loro leadership nell’ambito dell’innovazione sostenibile del settore”, conclude Marco Frey, presidente comitato scientifico Fondazione Symbola.

 

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